Il tifone Yagi prosegue la sua devastazione nel sud est Asiatico. Dopo Filippine e Cina, arriva in Vietnam dove ha fatto crollare dei ponti e ha portato distruzione ovunque. Oltre 60 i morti, 40 i dispersi. Il paese è ancora alla prese con “inondazioni storiche”.
E’ di 63 morti e 40 dispersi il bilancio in Vietnam del devastante tifone Yagi, che ha colpito il Paese dopo il suo passaggio in Cina, dove aveva giù provocato almeno due vittime e una novantina di feriti. Il tifone si è abbattuto sul Paese sabato con venti superiori a 149 chilometri orari, diventando il più potente che abbia colpito il Vietnam settentrionale negli ultimi 30 anni. Il suo passaggio ha fatto crollare ponti, ha sollevato i tetti degli edifici, ha danneggiato numerose fabbriche ed ha provocato alluvioni e decine di frane diffuse. Il nord del Paese, densamente popolato e importante centro di produzione per le aziende tecnologiche globali – tra cui la Samsung – è ora alle prese con inondazioni “storiche”, hanno affermato i meteorologi. Le autorità hanno emesso allarmi contro alluvione e frane per 429 Comuni in 17 province settentrionali.
Dopo il tifone Yagi il Vietnam settentrionale è adesso colpito da piogge forti e incessanti. Secondo quanto riporta Vietnam Express, nelle province nordoccidentali di Lao Cai, Yen Bai e Thai Nguyen le precipitazioni hanno raggiunto i 400-600 mm di pioggia, con punte fino a 760 mm, causando piene che hanno battuto i record degli ultimi 50 anni. Secondo il Centro nazionale per le previsioni idrometeorologiche vietnamita, le forti piogge nel nord sono state influenzate non solo dalle conseguenze del tifone ma anche da una zona di convergenza tropicale che si sta spostando attraverso la regione, e continueranno per almeno altri due giorni, causando rischi di frane ed inondazioni sempre più elevati. Dopo le città di Thai Nguyen e Yen Bai allagate già ieri, adesso desta preoccupazione la capitale Hanoi, dove sono previsti rovesci e temporali per tutto il pomeriggio. Il fiume Rosso che attraversa la metropoli ha infatti raggiunto il primo livello di allerta ed è stata predisposta l’evacuazione di 460 persone.
Fonte: Ansa
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