L’Isis voleva colpire grandi città dell’Europa occidentale nel 2015 con attacchi chimici e aveva ‘assunto’ Salih al-Sabawi per l’operazione. Lo riporta il Washington Post citando fonti dell’intelligence Usa.
Armi chimiche dell’Isis contro l’Europa
Al-Sabawi salito successivamente alle cronache con il nome di Abu Malik era un ingegnere addestrato in Russia che aiutò Saddam Hussein a costruire il suo arsenale di armi chimiche.
Proprio per evitare che Sabawi portasse a termine la sua impresa – scrive il WP – le fonti dell’intelligence Usa lanciarono nel 2015 un’operazione per ucciderlo. Gli Stati Uniti avevano infatti appreso nel 2014 che Sabawi, assunto da Abu Bakr al-Baghdadi, stava lavorando alla messa a punto di nuove armi chimiche usando la tossina botulinica e la ricina.
“L’intenzione di Sabawi era creare diversi tipi di agenti chimici e biologici da usare in campagne militari e in attacchi terroristici contro le maggiori città europee”, scrive il Wp, mettendo in evidenza come fra gli obiettivi ci sarebbero stati anche le basi militari americane in Europa.
L’uccisione di Abu Malik
L’esperto di armi chimiche dell’Isis era stato ucciso in Iraq da un raid della coalizione internazionale che stava combattendo contro i jihadisti. Malik venne ucciso in un raid vicino Mosul una settimana prima dell’annuncio ufficiale della morte, avvenuto il 31 gennaio 2015, aveva precisato l’esercito Usa.