La siccità che sta colpendo da settimane l’Amazzonia occidentale ha fatto abbassare il livello del Rio delle Amazzoni, il fiume più lungo del mondo ed il primo per portata d’acqua, riportando alla luce tesori nascosti per secoli dall’acqua e dalla melma fluviale. I ritrovamenti archeologici sono stati fatti casualmente vicino Tabatinga, cittadina brasiliana posta vicino al confine con il Perù e la Colombia.
Rio delle Amazzoni a secco, trovati cannoni coloniali portoghesi
La siccità in Amazzonia ha fatto emergere due nuovi cannoni di bronzo e un proiettile sferico appartenenti all’antico Forte di São Francisco, una costruzione portoghese risalente al XVIII secolo. L’edificio, semidistrutto dalla grande alluvione del 1932, si ergeva sulla riva del fiume Solimões, come si chiama in Brasile questo tratto del Rio delle Amazzoni, nella città di Tabatinga, a 1.100 chilometri da Manaus. Questa città dello Stato di Amazonas è nota per il triplice confine con Santa Rosa, in Perù, e Letícia, in Colombia, una zona oggi ad alto tasso di criminalità a causa del narcotraffico e del contrabbando di oro e legname. Nel XVIII secolo era invece una zona strategica per i portoghesi che, per difendere il loro territorio dalle possibili minacce dell’Impero coloniale spagnolo, costruirono il Forte di São Francisco nel 1776. La scoperta è avvenuta il 14 settembre, quando un gruppo di amici è uscito di notte per pescare nella zona dove si trovano le rovine del forte, vicino al porto di Tabatinga. Lunedì 16 settembre, squadre del Comando di frontiera del fiume Solimões si sono recate sul posto per rimuovere i cannoni e il proiettile.
Fonte: Ansa