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Saragoza: allarme bomba in diverse scuole

Allarmi per ordigni presenti nella scuola avrebbero interessato diversi istituti in varie città spagnole: almeno tre solo a Saragozza

Allarme bomba in almeno tre istituti scolastici di Saragozza, nella regione di Aragona. Altri allarmi per ordigni presenti nelle scuole avrebbero interessato istituti in varie città spagnole. Sembra che si sia trattato solo di falsi allarmi. Il Commissariato generale di informazione ha aperto un’inchiesta.

Spagna: allarme bomba in scuole a Saragozza

Il Liceo Francese Moliere di Saragozza ed almeno altri due istituti scolastici privati nella regione di Aragona hanno ricevuto segnalazioni della presenza di esplosivi nei centri, segnalano fonti investigative citate da La Vanguardia. L’allerta al Liceo Francese è arrivata via email recapitata nella notte alla segreteria dell’istituto. Dal centro hanno segnalato l’avviso sia alla polizia che all’ambasciata francese e alle famiglie, perché non portassero gli alunni a scuola. Secondo le fonti di polizia consultate, si stanno verificando le segnalazioni di ordigni fatte sempre per via telematica anche alla scuola privata Schoolhouse e al Collegio Britannico di Aragona, dove tuttavia le lezioni si tengono regolarmente. Dai primi accertamenti potrebbe trattarsi di falsi allarmi.

Allarmi anche in altre città spagnole

Secondo il “Diario de Aragon'” anche l’istituto inglese di Movera, in Aragona, è stato sgomberato in via precauzionale per una minaccia bomba ricevuta tramite mail. Mentre altri allarmi per ordigni presenti nella scuola avrebbero interessato istituti in varie città spagnole. In particolare, tre centri scolastici nella provincia di Pontevedra (Galizia) e uno in quella di Alicante, secondo fonti della Guardia Civile citate da “Abc” e almeno due in Catalogna, informano i Mossos d’Escuadra, la polizia catalana.

Fonti della polizia nazionale hanno confermato all’Ansa che dalle verifiche effettuate dal personale specializzato nella disattivazione di esplosivi (Tedax) negli istituti scolastici interessati, si tratta di falsi allarmi. Un’inchiesta è stata aperta e coordinata dal Commissariato generale di informazione, specializzata nell’antiterrorismo, per individuare l’origine delle minacce e se si tratti di un’azione coordinata, finalizzata a qualche obiettivo specifico.

Fonte: Ansa

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