Si sono aperte a Manaus, nel cuore della foresta amazzonica brasiliana, le prime udienze della Corte interamericana dei diritti umani volte a trovare soluzioni e misure per mitigare le emergenze climatiche. La Corte intende esaminare la responsabilità degli Stati nei cambiamenti climatici.
Riunita in Amazzonia la Corte interamericana dei diritti umani
La Corte interamericana dei diritti umani (Corte IDH) ha aperto a Manaus, nel cuore della foresta amazzonica brasiliana una serie di udienze pubbliche volte ad esaminare le responsabilità degli stati nell’adozione di misure per mitigare le emergenze climatiche. L’incontro, al quale partecipano organizzazioni civili di varie parti del mondo, si svolge per tre giorni nello storico Teatro Amazonas, e fa parte della 167/a Sessione ordinaria della Corte avviata il 20 aprile scorso a Brasilia.
Hernández López: “Molto onorati di essere qui in Amazzonia”
La presidente della Corte IDH, Nancy Hernández López, riferisce un comunicato, “ha sottolineato l’importanza delle udienze pubbliche tenutesi ieri”, quando “sono state consultate 265 organizzazioni di tutto il mondo”. Hernández ha ricordato che il tema delle responsabilità degli stati riguardo all’emergenza climatica deriva dalla Convenzione americana sui Diritti umani, un trattato internazionale stabilito tra i paesi membri dell’Organizzazione degli stati americani (Osa).
“Siamo molto onorati di essere qui in Amazzonia – ha dichiarato la presidente – luogo molto simbolico e significativo per il tema che stiamo analizzando, poiché la foresta amazzonica è il polmone del mondo”. In questo ambito la Corte interamericana ha firmato un accordo di cooperazione con la Corte di giustizia dell’Amazzonia (TJAM), che consentirà fra l’altro uno scambio accademico di giurisprudenze.
Fonte: Ansa