Ristuccia (Kfor): “Totale indisponibilità da parte del premier Kurti”

La città di Pristina, in Kosovo. Foto di Mrika Selimi su Unsplash

Gli Stati Uniti hanno espulso il Kosovo da un’esercitazione militare Nato a guida americana, Defender 23, in corso da aprile a giugno in Europa con la partecipazione di una ventina di Paesi alleati. Lo ha annunciato l’ambasciatore Usa a Pristina, Jeffrey Hovenier.

Kosovo espulso da esercitazione Nato

“Per il Kosovo questa esercitazione è finita”, ha detto ai media locali dopo che il premier Albin Kurti ha rifiutato di ritirare i sindaci kosovari-albanesi dal nord del Paese, zona a maggioranza serba. Si tratta della prima sanzione Usa nei confronti del governo kosovaro dopo il riaccendersi delle tensioni etniche.

Ristuccia (Kfor): “Totale indisponibilità da parte del premier Kurti”

Nei giorni prima degli scontri tra polizia e manifestanti “avendo la chiara comprensione di ciò che stava succedendo, ho incontrato il premier del Kosovo Albin Kurti, e l’ho invitato a considerare con favorevole predisposizione le proposte dell’Ue e degli ambasciatori del Quint per trovare una soluzione. Segnalando la sensibilità della situazione, ho trovato la totale indisponibilità e la volontà di non considerare il rischio conseguente alle pericolose iniziative unilaterali intraprese senza il coordinamento della Kfor”. Lo ha detto in un’intervista all’ANSA il generale Angelo Michele Ristuccia, comandante del contingente Kfor.

Blinken: “Escalation preoccupante”

L’escalation delle tensioni di questi giorni porta sia il Kosovo che la Serbia nella direzione sbagliata, ora vogliamo che venga evitata ogni mossa unilaterale e che si torni al processo negoziale, che promette a questi Paesi un’integrazione nella famiglia euro-atlantica”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken al termine della ministeriale Nato a Oslo. “Se non verranno prese decisioni chiare non si andrà nella direzione di servire gli interessi delle popolazioni”, ha detto Blinken. Gli Usa, ha poi aggiunto, reputano che il dislocamento della riserva Nato per i Balcani – che conta 700 soldati – sia sufficiente e che non servano truppe aggiuntive americane.

Fonte: Ansa

redazione: