Si terrà il 13 giugno a partire dalle 14.30 presso la Sala Tevere della Regione Lazio, in Via Cristoforo Colombo 212, il Terzo Forum Ripensiamo l’Ambiente, promosso dall’Associazione Ripensiamo Roma e da ATIA ISWA Italia e patrocinato dalla Regione Lazio, da Confindustria Cisambiente, dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dal Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, in collaborazione con ReteAmbiente, ARETE, A.N.S.I., la Fondazione Italia Sostenibile, GESENU Ambiente e Montello.
“Il Forum, giunto alla Terza Edizione, ha lo scopo di voler instaurare momenti di riflessione e di confronto fra Istituzioni, esperti, associazioni, imprese e cittadini su tematiche fondamentali per lo sviluppo economico sostenibile, quali la gestione dei rifiuti, l’agricoltura sostenibile, la logistica e le infrastrutture, il rapporto fra le nuove generazioni e la tutela dell’ambiente”, ha spiegato Donato Bonanni, Presidente di Ripensiamo Roma.
Interverranno, per i saluti istituzionali Salvatore De Meo, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo, Fabrizio Ghera, Assessore alla Mobilità, Trasporti, Tutela del Territorio, Ciclo dei rifiuti, Demanio e Patrimonio della Regione Lazio, Luisa Regimenti, Assessore al Personale, Polizia locale, Enti locali, Sicurezza urbana, Università della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni, Assessore al Lavoro, Scuola, Formazione, Ricerca e Merito, Paola Muraro, Direttore ATIA ISWA Italia e Paolo Massarini, Presidente di ATIA ISWA Italia.
“Ripensiamo Roma intende promuovere una nuova e diversa cultura ambientale, basata sull’informazione ‘scientifica’ e chiara, rivolta a tutti i cittadini, per creare un contesto sociale favorevole ad un ecologismo responsabile, pragmatico e di buon senso, che metta al centro il legame imprescindibile tra la salvaguardia dell’ambiente e il principio della neutralità tecnologica, sposando in modo intelligente i principi sacrosanti dell’economia circolare e raggiungendo gli obiettivi Ue relativi alla transizione ecologica”, ha concluso Bonanni.