Martedì 21 settembre alle 10:30 a Palazzo Wedekind, a Roma, l’associazione Terzjus presenta il secondo Rapporto sullo stato e le prospettive del diritto del Terzo settore in Italia “Dal non profit al Terzo settore. Una riforma in cammino”, pubblicato da Editoriale Scientifica.
Perché la riforma del Terzo Settore è in viaggio da sei anni, e nonostante non sia pienamente attuata e ci sia ancora un percorso anche culturale da implementare, non smette di rimarcare il valore economico, sociale e umano del Terzo Settore per il nostro Paese.
“Ci aspettiamo per il 2023 – spiega Luigi Bobba, presidente di Terzjus – l’attuazione dell’incardinamento del RUNTS, l’adozione dei nuovi regimi fiscali, lo sviluppo delle imprese sociali, il riconoscimento delle reti associative e il rafforzamento del Servizio civile universale”.
Il Terzjus Report 2022 fotografa le mete più significative del percorso grazie anche agli approfondimenti che riguardano i decreti emanati nel corso del 2021, la normativa fiscale del Terzo settore, l’evoluzione dell’amministrazione condivisa e ai diversi focus dedicati alle reti associative, al 5 per mille, alla finanza sociale, agli enti ecclesiastici, al Servizio civile universale e al Piano d’azione UE per l’economia sociale. Alcuni dati: 3.438 nuove imprese sociali nate dopo agosto 2017, 19 decreti, regolamenti e provvedimenti amministrativi emanati, 88.439 APS e ODV trasmigrate, 11.882 nuove domande di iscrizione al RUNTS, di cui accolte 6.030, circa 1.200 nuove domande al mese.
Un manuale completo, grazie a cinque storie di enti che si sono avvalsi della nuova disciplina per modificare e innovare la propria forma e a due distinte survey digitali dedicate all’impatto e alla percezione della riforma da parte degli ETS, in particolare sull’iscrizione al RUNTS e sulle “nuove” imprese sociali. Specularmente durante l’evento del 21 settembre, dopo i saluti istituzionali e la sintesi del rapporto a cura del direttore scientifico di Terzjus, Antonio Fici, si darà spazio a due talk show, grazie a importanti relatori, uno proprio con al centro il confronto tra le reti associative, di rappresentanza e di servizio, moderato dal segretario Generale di Terzjus, Gabriele Sepio, e l’altro su come i media e la stampa raccontano il Terzo Settore, animato da Sara Vinciguerra, responsabile comunicazione di Terzjus.
“Il Terzo settore italiano ha alle spalle una tradizione storica e può contare su una legislazione con caratteri di unicità in tutta l’Unione Europea – dichiara Bobba che al termine dell’incontro trarrà le conclusioni e formulerà le proposte per il 2023 – ; proposte rivolte a tutte le forze politiche affinché diano piena attuazione alla riforma, ne valorizzino la dimensione promozionale, destinando agli ETS tutte le risorse necessarie perché possano diventare il vero Terzo pilastro del Paese.”