Taiwan ha rilevato un record di 153 aerei militari cinesi intorno all’isola durante esercitazioni che Pechino ha definito un avvertimento contro gli atti separatisti di Taipei. Tra gli aerei, 28 hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan. L’ex presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha ribadito che la democrazia non è negoziabile e che Taiwan continuerà a difenderla con coraggio, collaborando con alleati internazionali per la sicurezza.
Taiwan: “Rilevato il record di 153 aerei militari cinesi”
Taiwan ha rilevato un record di 153 aerei militari cinesi attivi intorno all’isola, a conclusione della giornata delle ‘Joint Sword 2024/B’, le esercitazioni di lunedì con cui Pechino ha voluto inviare un “severo avvertimento” alla leadership di Taipei per “atti separatisti delle forze indipendentiste”. Gli aerei sono stati avvistati nelle 24 ore fino alle 6 locali (mezzanotte in Italia), ha riferito il ministero della Difesa in una nota, segnando il numero più alto di sempre per un singolo giorno. Pechino ha schierato aerei da combattimento, droni, navi da guerra e unità della guardia costiera per circondare la provincia ribelle. Nel suo aggiornamento quotidiano sulle operazioni dell’Esercito popolare di liberazione cinese, il ministero della Difesa ha descritto nel dettaglio l’impennata di attività degli aerei da guerra del Dragone attorno all’isola durante le manovre militari di lunedì, motivate in via ufficiale come una risposta al discorso della Festa nazionale del 10 ottobre tenuto dal presidente taiwanese William Lai, duramente criticato Pechino. I 153 aerei mobilitati hanno aggiornato la cifra diffusa lunedì sera di 125 unità, che il ministero aveva precisato già essere un record per un singolo giorno. Di quegli aerei, 28 hanno attraversato la sensibile linea mediana dello Stretto di Taiwan, secondo la mappa pubblicata dal ministero, in merito alla demarcazione non ufficiale che in passato è servita ad evitare fraintendimenti, malgrado la Cina non l’abbia mai riconosciuta.
L’ex presidente di Taiwan: “La democrazia non è negoziabile”
Con la Cina che ha rafforzato il suo pressing, i taiwanesi si sono uniti per difendere i loro valori e hanno dimostrato al mondo che la democrazia è “non negoziabile” per loro. L’ex presidente dell’isola, Tsai Ing-wen, parlando lunedì al Forum 2000 di Praga. Per più di 50 anni, Taipei ha dovuto affrontare continue intimidazioni da parte della Repubblica popolare cinese con le sue ripetute manovre militari e un ambiente internazionale mutevole. La società taiwanese e i suoi leader, ha aggiunto Tsai, sono diventati resilienti e pragmatici nel lavorare per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare la democrazia duramente guadagnata. “In altre parole, il popolo di Taiwan ha dimostrato più e più volte che la democrazia è una parte non negoziabile di ciò che siamo. È anche una parte della nostra identità incrollabile. Anche se salvaguardare chi siamo ha richiesto coraggio e perseveranza, è l’impegno che abbiamo preso come taiwanesi”, ha osservato ancora, nel resoconto dei media dell’isola. Taiwan ha anche lavorato per affrontare la coercizione e l’intimidazione attraverso la collaborazione per la sicurezza con alleati che la pensano allo stesso modo attraverso i suoi sforzi sulla riforma militare, la difesa civile e l’alfabetizzazione mediatica. “Abbiamo scoperto che i regimi autoritari stanno diventando più sicuri che mai del loro modo di governare – ha concluso Tsai -. Potremmo percepire che ora credono veramente che l’autoritarismo sia più adattabile del sistema democratico”. Il Forum 2000 è stato fondato nel 1996 come iniziativa congiunta del presidente ceco Vaclav Havel, del filantropo giapponese Yohei Sasakawa e del premio Nobel per la pace Elie Wiesel.
Fonte: Ansa