Rapporto Iea: domanda di elettricità in crescita, prezzi in calo dal 2025

La Iea prevede un continuo aumento della domanda di elettricità, soprattutto dalla Cina, e una possibile riduzione dei prezzi energetici nella seconda metà degli anni Venti

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Parco eolico. Foto di Karsten Würth su Unsplash

La domanda globale di elettricità continuerà a crescere nei prossimi anni, con un incremento più rapido rispetto alla domanda complessiva di energia, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) nel suo rapporto annuale. La Cina ha contribuito a due terzi di questo aumento. Inoltre, nella seconda metà degli anni Venti, si prevede una riduzione dei prezzi energetici grazie a una maggiore disponibilità di petrolio, gas naturale liquefatto e tecnologie pulite come pannelli solari e batterie, anche se influenzata dalle tensioni geopolitiche.

Iea: “La domanda di elettricità aumenterà nei prossimi anni”

La domanda di elettricità aumenterà ancora nei prossimi anni, dopo che nell’ultimo decennio l’uso di corrente elettrica è cresciuto ad un tasso doppio rispetto alla domanda complessiva di energia. Lo scrive l’Agenzia internazionale per l’energia nel suo rapporto annuale World Energy Outlook. Due terzi dell’aumento della domanda di elettricità in questo periodo è venuto dalla Cina. E questo aumento accelererà ulteriormente nei prossimi anni. Nello scenario delle politiche attuali, verrà aggiunta ogni anno alla domanda globale l’equivalente della domanda attuale del Giappone. Ma in uno scenario che punta agli obiettivi globali di zero emissioni, l’aumento sarebbe ancora più rapido.

Iea: “Nella seconda metà anni Venti ribasso prezzi energia”

“Nella seconda metà degli anni Venti” è probabile che si assisterà a una “pressione al ribasso sui prezzi dell’energia”, a causa di “una più ampia disponibilità di petrolio e gas naturale liquefatto” e a un “eccesso di capacità manifatturiera per alcune tecnologie chiave dell’energia pulita, in particolare i pannelli solari e le batterie”. Ma questo dipenderà anche “da come si evolveranno le tensioni geopolitiche”. Lo scrive l’Agenzia internazionale per l’energia nel suo rapporto annuale World Energy Outlook.

Fonte: Ansa