Si è parlato (e si parlerà) di tutto in relazione ai Mondiali in Qatar. Giocoforza, si dovrà parlare anche di calcio. E l’esordio, attesissimo, della nazionale di casa si chiude con un flop tanto inatteso quanto inequivocabile. L’Ecuador si impone nel match d’apertura, dopo la sfarzosa cerimonia di apertura e sotto i riflettori dell’avveniristico Al-Bayt Stadium di Al-Khor. Superman Enner Valencia segna tre gol, due dei quali convalidati, trascinando La Tri di coach Alfaro in una partita chiusa di fatto già nel primo tempo. Il Qatar mondiale è apparso lontanissimo parente della corazzata che si è aggiudicata la Coppa d’Asia subendo un solo gol (nella finale vinta 3-1 contro il Giappone), portando all’apoteosi un movimento calcistico quasi costruito in laboratorio e sostenuto da investimenti mastodontici. Forse l’emozione dell’esordio, il peso della responsabilità, la minor esperienza a livello internazionale… Fatto sta che l’Ecuador si impone senza grosse difficoltà, motivando sul campo il fatto che in Qatar ci sia lui e non una fra Cile e Colombia.
Furia Valencia
Anni di rodaggio, una competizione continentale vinta da protagonista e un investimento massiccio su un academy nazionale che ha puntato sia su calciatori naturalizzati che qatarioti, per il momento non hanno pagato. Fin dalle prime fasi, l’Ecuador appare padrone del campo, trascinato da capitan Valencia che fraseggia alla grande col compagno di reparto Estrada. La prima combinazione è subito quella buona: il portiere di casa, Al-Sheeb, va a vuoto su un tentativo di traversone e Valencia è il più lesto a ribadire in rete la palla vagante. Il Var, però, richiama l’arbitro italiano Daniele Orsato, che annulla per fuorigioco. Lo scampato pericolo non scuote i padroni di casa che, al 16′, vengono infilati ancora da Valencia che, steso da Al-Sheeb, realizza il rigore dell’1-0. Il 5-3-2 del Qatar non paga e l’Ecuador appare nettamente superiore. Al 31′ è già 2-0: cross di Estupinan dalla destra e incornata di Valencia, che mette a segno la sua personale doppietta. L’unico brivido, La Tri lo corre sul gong della prima frazione, quando Almoez Ali manca l’impatto di testa sul traversone di Pedro.
L’Ecuador gestisce
Ci si aspetterebbe la reazione qatariota e, invece, la ripresa inizia com’era finito il primo tempo. Ibarra impegna subito Al-Sheed, bravo stavolta a opporsi. L’Ecuador rinuncia quasi subito all’affondo, il Qatar non cambia modulo e resta in balia dell’ordinato palleggio avversario. Tardano anche i cambi, con il tecnico Sanchez Bas che prova a mescolare le carte solo a 20′ dalla fine. L’unico tiro arriva a cinque minuti dal triplice fischio, con il subentrato Mohammed Muntari che sfiora la traversa dalla distanza. Niente che possa impensierire lo spettatore non pagante Hernan Galindez. L’Ecuador chiude con un 2-0 senza storia e si prende i primi tre punti del suo Mondiale. Per il Qatar, se non dovesse arrivare una scossa, gli impegni con Olanda e Senegal appaiono già proibitivi.