Nel Giorno della memoria anche la Polizia di Stato con una serie di iniziative organizzate sul territorio nazionale “si unisce alla riflessione su ciò che è stato l’abisso della barbarie nazista”.
Le iniziative della Polizia per il Giorno della Memoria
La Polizia ricorda così “coloro che hanno conosciuto gli orrori dei campi di concentramento dove sono stati deportati ed imprigionati per essersi fermamente opposti all’odioso sistema antisemita ed i suoi appartenenti che con coraggio e determinazione si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato vite e protetto i perseguitati”.
“Due nomi si uniscono oggi alla lunga serie di poliziotti che nel corso degli anni sono stati commemorati per le loro gesta: Egidio Casasanta appuntato del disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza sopravvissuto ai campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Dora nei quali è stato deportato tra l’ottobre del 1943 ed il luglio del 1945. A lui è dedicata una pietra d’inciampo che sarà posata oggi a Pavia innanzi al palazzo che ha ospitato in passato la Questura dove lo stesso ha prestato servizio dal 1950 fino al 1979; Francesco Vecchione, funzionario di polizia in servizio alla Questura di Modena tra il 1936 ed il 1948, che salvò la vita a molti ebrei modenesi nel periodo del suo mandato in questa provincia ed a cui è stata conferita ieri la cittadinanza onoraria postuma ed avviata la pratica per il riconoscimento quale ‘Giusto tra le Nazioni’“.
"Io appartengo all'unica razza che conosco, quella umana" affermò Albert Einstein. Ma in quegli anni bui la malvagità umana è stata in grado di creare documenti simili a questi#27gennaio#pernondimenticare #giornatadellamemoria #shoahmemorial #essercisempre pic.twitter.com/hgGCzkGdR7
— Polizia di Stato (@poliziadistato) January 27, 2023
Da lunedì per tutta la settimana la Polizia di Stato sui propri canali social ricorda le storie di bambini strappati alle loro famiglie, genitori e amici deportati e che mai hanno fatto ritorno, persone emarginate perché disabili, appartenenti ad altre etnie, ebrei e per il loro orientamento sessuale.