“Il loro esempio continua a vivere e il nostro dovere è mantenerlo sempre più vivo”. Lo dice il capo della Polizia Vittorio Pisani in occasione del 31esimo anniversario dell’attentato a Giovanni Falcone, ricordando non solo il giudice ucciso a Capaci ma anche “il sacrificio” degli “11 servitori dello Stato” morti nelle stragi del 1992.
Le stragi del 1992
Tra Capaci e via D’Amelio, dice Pisani, morirono “tre straordinari magistrati, Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e 8 eroici poliziotti: Rocco, Vincenzo, Walter, Agostino, Claudio, Vito, Antonio ed Emanuela, prima ed unica donna in uniforme uccisa dalla mafia”. Uomini e donne che, conclude, “nella perfetta consapevolezza dei rischi che correvano, hanno sacrificato la loro vita per l’affermazione dei valori di legalità in cui credevano e su cui si fonda la nostra Nazione”.
Fonte: Ansa