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Pausa umanitaria a Gaza per la vaccinazione antipolio

Le Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo temporaneo con le parti del conflitto israelo-palestinese per una pausa umanitaria, che consentirà di avviare una campagna di vaccinazione antipolio nella Striscia di Gaza. La vaccinazione inizierà il 1° settembre e si svolgerà in più fasi, coinvolgendo diverse zone di Gaza per un totale di almeno sei giorni, con la possibilità di estensione se necessario. L’OMS coordinerà l’operazione con tutte le parti coinvolte, inclusa l’agenzia israeliana COGAT. Questa campagna è stata organizzata in risposta al primo caso di poliomielite registrato a Gaza in un neonato non vaccinato. Il vaccino sarà somministrato a oltre 640.000 bambini sotto i 10 anni, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 95% di copertura nella prima fase.

ONU: Ok a pausa umanitaria a Gaza per vaccini antipolio

Le Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo provvisorio con le parti del conflitto israelo-palestinese per una pausa umanitaria che consentirebbe la vaccinazione antipolio nella Striscia di Gaza. Lo ha detto ai giornalisti – riporta la Tass – il rappresentante dell’OMS per la Cisgiordania e Gaza, Richard Peeperkorn. “Abbiamo un impegno preliminare per politiche umanitarie specifiche, durante la campagna di vaccinazione – ha detto – invitiamo tutte le parti a sospendere i combattimenti per consentire ai bambini e alle famiglie di accedere in sicurezza alle strutture sanitarie”. Peeperkorn ha aggiunto che il primo settembre la vaccinazione inizierà nella zona centrale di Gaza, dove continuerà per tre giorni. Quindi, gli operatori sanitari si sposteranno nella zona meridionale e, tre giorni dopo, la campagna si terrà nel nord dell’enclave. I tempi potrebbero essere estesi, se necessario. L’OMS ha in programma di coordinare le operazioni con tutte le parti, inclusa l’agenzia governativa israeliana, Coordination of Government Activities in the Territories (COGAT).

Il 16 agosto primo caso di poliomielite

Il ministero della Salute palestinese ha dichiarato il 16 agosto che il primo caso di poliomielite era stato confermato nella Striscia di Gaza centrale. Secondo il ministero, il primo caso di poliomielite è stato registrato nella città di Deir al-Balah in un neonato di dieci mesi che non aveva ricevuto alcuna dose di vaccino. La diagnosi è stata confermata in un laboratorio ad Amman, in Giordania. Lo stesso giorno, l’OMS e l’UNICEF hanno rilasciato una dichiarazione congiunta annunciando una campagna di vaccinazione antipolio in due fasi nella Striscia di Gaza a fine agosto e settembre.

Il commento del portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite

Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato il 27 agosto scorso che le Nazioni Unite avrebbero allestito 11 centri sanitari nella Striscia di Gaza per condurre una campagna di vaccinazione contro la poliomielite. L’organizzazione globale sta formando oltre 1.000 operatori sanitari e volontari per partecipare alla campagna. Il vaccino sarà somministrato a più di 640.000 bambini di età inferiore ai 10 anni, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 95% dei bambini nel primo ciclo. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato mercoledì scorso che il primo ciclo di vaccinazione inizierà il 31 agosto. La poliomielite è una malattia infettiva che colpisce in gran parte i bambini di età inferiore ai 5 anni. È causata dal poliovirus, un virus trasmesso da persona a persona, che colpisce principalmente i nervi del midollo spinale o del tronco encefalico.

Fonte: Ansa

redazione

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