“La vostra esperienza trentennale è un dono prezioso per la tutela dei minori e possiamo imparare da voi in maniera proattiva per migliorare l’azione della Chiesa a tutela dell’infanzia. Una straordinaria sintesi di operosa carità e competente professionalità sull’abuso, da qualunque parte possa essere perpetrato. Occhio vigile che guarda e opera a tutela delle vittime, dei più deboli e vulnerabili. L’importanza di collaborare insieme per combattere questa piaga e’ fondamentale. Come richiede il Santo Padre, è necessario lavorare in collaborazione ed evitare la tentazione di cedere all’individualismo nella lotta a questi terribili crimini”.
Con queste parole Padre Andrew Small, Segretario della Commissione Pontificia per la Tutela Minori, presso la S. Sede, ha concluso ieri, l’intera giornata dedicata alla visita della realtà associativa di Meter (www.associazionemeter.org) fondata da don Fortunato Di Noto, prete siciliano della Diocesi di Noto operativa da 30 anni contro ogni forma di abuso.
Padre Small, ha visitato le Sedi di Avola e Pachino, in provincia di Siracusa (Diocesi di Noto) incontrando, il Direttivo, gli operatori i volontari impegnati in un indefesso impegno a tutelare i minori. Il Centro ascolto Meter, cuore della realtà associativa e che accompagna le vittime di abuso; il Polo formativo ed educativo, dove la formazione offre percorsi di conoscenza e laboratori di intervento nella prevenzione dell’abuso; il Centro polifunzionale per l’infanzia e l’adolescenza, l’OS.MO.CO.P (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia) unico nel suo genere per analizzare, monitorare e segnalare alle autorità preposte la pedocriminalità.
Il Segretario p. Small ha incontrato S. Ecc.za Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto, manifestando apprezzamento per l’opera di Meter e per il l’Ufficio Fragilità – Servizio Tutela Minori della diocesi. “C’è tanto da fare, – ha dichiarato don Di Noto – ma tutti siamo in opera affinchè nessun minore o persona vulnerabile possa subire la malvagità dell’abuso e le sue collaterali conseguenze che devastano ogni relazione e ogni credibilità. Restiamo, per quanto ci compete, a disposizione per ogni contributo che possa aiutare le vittime e prevenire l’abuso”.
Fonte Agensir