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Oradei: “L’inverno al monte Catria non è solo sci”

“La stagione invernale del monte Catria è stata particolare. A causa della carenza di neve, gli impianti sciistici non hanno mai aperto. Ma l’inverno in montagna non è solo neve”.

Così a Interris.it Michele Oradei, gestore degli impianti sciistici del Monte Catria e del Rifugio “Monte Catria Cotaline 1400”.

Il Monte Catria

Il monte Catria è una montagna dell’Appennino umbro-marchigiano alta 1701 m s.l.m. posta lungo il confine tra Umbria e Marche. Le vette del monte Catria e del monte Acuto sono le più alte nel tratto appenninico compreso tra la catena dei monti Sibillini a sud e l’alto Appennino bolognese a nord. Grazie alla presenza degli impianti di risalita, è un punto di riferimento per lo sci per una vasta fetta di utenza, principalmente umbro-marchigiana. Ma non quest’anno, a causa di un inverno particolarmente caldo e della neve quasi del tutto assente. Non solo al Catria, ma un po’ in tutta la dorsale appenninica.

Michele Oradei. Foto propria per In Terris

L’analisi di Oradei

“La carenza di neve qui non è una novità. Noi siamo abituati perché ciclicamente nell’Appennino ogni 4-5 anni c’è sempre un anno nel quale c’è carenza di neve. E’ una situazione ciclica che va avanti così da decenni. Nel 2023, ad esempio, abbiamo avuto molte precipitazioni nevose: nonostante la stagione fosse partita in ritardo (a metà gennaio) è poi proseguita per circa un mese e mezzo. E abbiamo registrato un boom di presenze sulle piste da sci, tanto che le strutture ricettive erano tutte piene”.

“Quest’anno invece la neve è stata poca e quindi abbiamo dovuto riconvertire il turismo in altre formule. Nello specifico, abbiamo realizzato delle feste e attività diversificate per supportare la stagione. Con le poche spruzzate di neve che ha fatto, abbiamo comunque tenuto aperto il parco avventura Kinderland e le famiglie sono venute ugualmente. Ora siamo partiti con l’estivo”.

“Per l’estate abbiamo una molteplicità di opportunità. A partire dal bike park, abbiamo poi le passeggiate a cavallo, il parco avventura (l’unico da 1.400 metri di altezza della Regione Marche), un rifugio con camere e la moda del momento, il glumping: il camping in mezzo al bosco con le tende. Insomma, un’offerta a 360 gradi quale deve essere in una stazione di montagna”.

“Un’offerta che guarda in primis alle famiglie, che sono la fetta più importante del nostro turismo, con spazi dedicati specificatamente al divertimento dei bambini (e al relax dei genitori)”.

“Il tutto grazie agli investimenti pubblici e privati fatti in questi anni che hanno reso e continueranno a rendere sempre più fruibile il Monte Catria per tutto l’anno, non solo in inverno. Con o senza neve”.

Milena Castigli

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