Omicidi Roma: identificate le due vittime cinesi. Convalidato il fermo per De Pau

Polizia (Foto: @poliziadistato)

Sono state identificate le due donne di origine cinese uccise a Roma, nel quartiere Prati, lo scorso 17 novembre. La Questura indaga su altro delitto, sempre di una donna, che avrebbe analogie con i tre omicidi di giovedì scorso. Il gip ha convalido il fermo di Giandavide De Pau.

Omicidi Roma: gip convalida fermo per De Pau

Il gip ha convalido il fermo di Giandavide De Pau riservandosi l’emissione di una misura cautelare da applicare. L’uomo è attualmente detenuto a Regina Coeli. Nei suoi confronti la Procura contesta l’omicidio plurimo aggravato. Nell’interrogatorio di questa mattina si è avvalso della facoltà di non rispondere. De Pau è in regime di “grandissima sorveglianza”, con un la penitenziaria che lo controlla 24 ore su 24.

Identificate tutte e due le vittime cinesi

Sono Yang Yun Xia, 45 anni, e Li Yan Rong, 55 anni, le due donne uccise, secondo l’accusa, da Giandavide De Pau, il 17 novembre scorso a Roma in un appartamento di via Riboty nel quartiere Prati. All’identificazione delle due donne si è arrivati grazie al lavoro degli agenti della Polizia Scientifica e i colleghi dell’Ufficio Immigrazione.

Indagini su altro delitto: vittima una donna

C’è almeno un altro omicidio di una donna che si prostituiva su cui i magistrati di piazzale Clodio potrebbero nuovamente indagare dopo l’arresto di Giandavide De Pau, l’uomo accusato del triplice femminicidio avvenuto nel quartiere Prati, a Roma, il 17 novembre scorso. Si tratta di un delitto che risale a molti anni fa e avrebbe molte analogie con quanto avvenuto in via Riboty e via Durazzo. L’attività è legata alla volontà di scavare anche nel passato di De Pau per cercare eventuali collegamenti con fatti di sangue avvenuti negli anni scorsi a Roma e che hanno avuto come vittime donne.

Difesa De Pau: “E’ ancora confuso, non ricorda nulla”

“Il mio assistito non ha risposto dopo le 7 ore di interrogatorio in Questura. E’ ancora molto confuso e non ricorda nulla. La Procura contesta dell’omicidio plurimo aggravato ma senza premeditazione perché è difficilmente contestabile”. Lo ha affermato l’avvocato Alessandro De Federicis, dopo l’interrogatorio di convalida di Giandavide De Pau, l’uomo accusato del triplo delitto di Roma. “In base a quanto so l’arma non è stata ancora trovata. Ho chiesto di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni, parliamo di una persona con disturbo della personalità borderline”, ha aggiunto.

Difesa: “Profilo psichiatrico da esaminare”

“Probabilmente oggi non risponderà al gip. Il suo profilo psichiatrico andrà esaminato anche dalla procura. De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità'”. Lo ha detto l’avvocato Alessandro De Federicis , difensore di Giandavide De Pau, entrando a Regina Coeli dove è in programma l’interrogatorio di convalida del fermo per gli omicidi di Roma. Parlando con i cronisti il penalista ha aggiunto di avere incontrato ieri De Pau. “Non ha contezza e memoria di quello che è successo per come l’ho visto io, assente, mi sembra strano fosse in grado di organizzarsi una fuga. Dell’auto nel deposito giudiziario e del passaporto ho informazioni, so solo che il suo documento era scaduto da tempo”.

Fonte: Ansa

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