Dopo l’estate, i nuovi casi di Covid-19 in Italia sono scesi a 12.877, con una riduzione del 15% rispetto alla settimana precedente. I decessi sono calati a 75 e l’impatto sugli ospedali rimane stabile. Lombardia ha il maggior numero di contagi e morti. I tamponi eseguiti sono stati 89.228, con un tasso di positività del 14,4%. L’occupazione dei letti ospedalieri e in terapia intensiva è rimasta stabile, e l’indice di trasmissibilità (Rt) è a 0,84. La variante JN.1 è ancora predominante.
Quasi 12.900 casi di Covid in 7 giorni in Italia, calo del 15%
Dopo l’ondata estiva, diminuiscono i nuovi casi di Covid-19 in Italia. Nella settimana dal 29 agosto al 4 settembre sono stati 12.877, ovvero oltre il 15% in meno rispetto ai 15.221 della settimana precedente. In calo sono anche i decessi settimanali, che sono stati 75, rispetto ai 135 del 22-28 agosto. Complessivamente l’impatto sugli ospedali “rimane stabile e limitato”. Questo il quadro che emerge dall’ultimo aggiornamento settimanale sui casi di Covid-19, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute.
La situazione a livello regionale
Il maggior numero di casi si registra in Lombardia, con 2.395 contagi settimanali rispetto ai 2.562 della settimana prima, seguita da Campania (1.666), Veneto (1.635), Lazio (1.506) e Puglia (1.187). Sempre la Lombardia è la regione in cui è stato registrato il numero maggiore di decessi per Covid rilevati nella settimana in esame, ovvero 31, più che dimezzati rispetto ai 66 della settimana precedente. Sono in diminuzione anche i tamponi: dal 29 agosto al 4 settembre ne sono stati eseguiti 89.228 rispetto ai 94.171 della rilevazione precedente.
Rt, tasso di positività e variante dominante
Il tasso di positività è al 14,4% a fronte del 16,2%. Dal monitoraggio aggiornato al 4 settembre emerge anche che l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 3,4% (2.137 ricoverati), stabile rispetto alla settimana precedente. Così come è stabile l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,8% (69 ricoverati). L’indice di trasmissibilità (Rt) è pari a 0,84 e sostanzialmente stabile. L’incidenza di casi diagnosticati dal 29 agosto al 4 settembre è pari a 22 casi per 100.000 abitanti, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. La più elevata è stata riportata nella regione Veneto (34 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2,5 casi per 100.000 abitanti). Quanto alle varianti virali in circolazione, JN.1, con tutti i suoi sotto-lignaggi (incluso KP.3.1.1), “si conferma essere predominante, in accordo con quanto osservato in altri Paesi”.
Fonte: Ansa