Tensioni nella notte a San Didero in Val di Susa, in provincia di Torino, dove un gruppo di No Tav appartenenti all’ala più oltranzista del movimento ha lanciato pietre, bombe carta e razzi contro le forze dell’ordine presenti nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa. Lo riporta Ansa.
I manifestanti sono stati respinti con idranti e lacrimogeni. Un carabiniere è rimasto ferito a un fianco da una pietra, la prognosi è di 7 giorni. In azione un centinaio di antagonisti, secondo gli investigatori provenienti anche da altre città e coordinati da Askatasuna, centro sociale torinese.
🔵Pietre, bombe carta e razzi #NoTav contro le forze dell'ordine presenti nella notte nel cantiere di San Didero in Val di Susa (Torino). Leggermente ferito un #carabiniere. Circa un centinaio gli antagonisti in azione che sarebbero stati coordinati dal centro sociale #Askatasuna pic.twitter.com/9KKunZUnQf
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) December 8, 2021
Il centro sociale Askatasuna
Gli attivisti del centro sociale Askatasuna sono ben noti alle forze dell’ordine. Nel luglio del 2020 avevano organizzato la tre giorni di protesta No Tav in Valle di Susa. Il mese di “Presidio permanente dei Mulini” – questo il nome della manifestazione – si era concluso con tre giorni di scontri con le forze dell’ordine e con l’ennesimo assalto al cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte.
Lo scorso 21 gennaio a Torino, si era tenuto il maxi processo d’appello ai No Tav in merito agli scontri del 2020. Tra i condannati – 32 in tutto – anche il leader del centro sociale Askatasuna, Giorgio Rossetto.