I bambini di Fabriano scoprono l’arte sacra. Si è appena conclusa l’iniziativa culturale “1000 storie raccontate da Gino Viaggiatore” – laboratorio didattico per le scuole primarie – ideata e realizzata dal Museo Archivio Biblioteca diocesani di Fabriano e dal Gruppo Giovani Guide (GGG).
Il progetto culturale del Gruppo Giovani Guide
Il Gruppo Giovani Guide è nato nella Città della Carta nel 2015 con l’intento di far riscoprire la cittadina intraprendendo un viaggio tra arte e cultura, storia e religiosità, società ed ambiente. Le Giovani Guide sono studenti delle superiori che sono stati coinvolti in questo progetto di volontariato dai due ideatori e responsabili: Francesco Regno e Maria Cristina Spuri.
L’ultima delle iniziative si è svolta tra marzo ed aprile ed ha interessato oltre 300 bambini delle ultime tre classi delle scuole primarie elementari fabrianesi. I bambini sono stati portati dalle Giovani Guide a visitare il Museo Diocesano locale e lì, dopo le spiegazioni delle opere più importanti, hanno realizzato nei laboratori creativi dei disegni e dei composit.
La premiazione con il vescovo Massara
Tutti i bambini verranno premiati per il loro impegno sabato 6 maggio, nelle sale del Museo Diocesano di Fabriano, da Monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e vescovo di Fabriano-Matelica.
Lo scorso 12 giugno, mons. Massara ha inaugurato a San Severino Marche l’apertura del MARec, il Museo dell’Arte Recuperata, il nuovo museo diocesano che raccoglie in un’unica esposizione al palazzo arcivescovile locale le opere salvate dalle chiese dopo il sisma del 2016.
A poche ore dalla premiazione a Fabriano, Interris.it lo ha intervistato sul ruolo che l’arte sacra riveste nel diffondere e ispirare la fede a grandi e piccini.
L’intervista al vescovo Francesco Massara
Qual è l’importanza dell’arte sacra per avvicinare i bambini alla conoscenza della vita dei santi e nella trasmissione della fede?
“La bellezza dell’arte porta sempre all’innalzamento dell’anima a Dio, come spesso ha ricordato anche Papa Francesco nelle sue catechesi. Questo vale anche per i più piccoli. L’arte sacra aiuta infatti i bambini a scoprire la Bellezza, quella con la B maiuscola; essa manifesta l’amore di Dio per ognuno di noi ed eleva verso le ‘cose alte’, verso quei valori universali che ci aiutano a riscoprire la profondità e la preziosità della vita che ci è stata donata”.
Proporre la fede attraverso l’arte e il gioco: un modello ancora vincente in epoca social?
“Assolutamente sì. Soprattutto in un’epoca come questa – nella quale anche i giovani e i bambini sono iperconnessi e percepiscono la realtà attraverso uno schermo – tornare al sensibile, al tangibile, al concreto, dunque al reale, è certamente positivo. I trecento bambini che hanno partecipato al laboratorio didattico 1000 storie raccontate da Gino Viaggiatore hanno prodotto fantastici disegni rappresentanti l’iconografia dei santi più noti, da San Sebastiano trafitto dalle frecce, a San Nicolò di Bari con in mano i tre pomi doro; da san Michele Arcangelo che uccide il serpente alla Madonna incoronata dagli angeli. Un tuffo giocoso nelle opere conservate nel Museo Diocesano di Fabriano. Divertente e al contempo formativo. Perché l’arte sacra non ha confini geografici, età, epoche. Rimane nei secoli la profonda espressione della nostra fede attraverso la creatività e l’ispirazione di tanti artisti che – con la loro arte – ci aiutano ancora oggi a guardare oltre le cose della vita quotidiana per riscoprire quanto di bello abbiamo nella nostra anima”.