Mirabelli: “Giustificato eliminare il controllo concomitante per snellire la procedura visti i tempi ristretti”

L'immagine di destra nella foto Foto di Steve Buissinne da Pixabay

“E’ giustificato, in questo caso, eliminare il controllo concomitante per rendere più snella la procedura, in un momento in cui ci sono tempi ristrettissimi per l’esecuzione dei lavori previsti dal piano”. Così il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, in un’intervista al Tg2 diretto da Antonio Preziosi, ribadisce la sua posizione sulla questione delle modifiche del governo al controllo concomitante della Corte dei Conti sugli atti del Pnrr.

Il controllo successivo

Intervistato da Marina Nalesso, Mirabelli sul “controllo concomitante”, oggetto in questi giorni della discussione tra governo e Commissione europea ha affermato, secondo quanto riporta una nota: “E’ il controllo che la Corte dei Conti può fare, secondo quanto prevede la legge, mentre l’amministrazione svolge la sua attività, sugli atti dell’amministrazione. Questo non esclude il controllo successivo che verifica il corretto funzionamento della pubblica amministrazione”. Sui possibili rischi legati alle modifiche introdotte dal governo per l’attuazione del Pnrr ha aggiunto che: ” Viene meno il controllo concomitante che può ritardare lo svolgimento delle attività, se non altro per le interlocuzioni che l’amministrazione deve avere con la Corte dei Conti, ma rimane il controllo successivo e, quindi, la verifica della correttezza dell’andamento dell’amministrazione”.

Tempi ristretti

Mirabelli ha poi concluso: “Riterrei che è giustificato, in questo caso, eliminare il controllo concomitante per rendere più snella la procedura, in un momento in cui ci sono tempi ristrettissimi per l’esecuzione dei lavori previsti dal piano“.

Fonte Ansa

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