Un barchino di circa 5 metri, con a bordo una trentina di migranti è affondato a 24 miglia dalla costa di Lampedusa. I militari della motovedetta della Guardia costiera hanno tratto in salvo 22 uomini, 3 donne e un minore. Vi sarebbero però 4 dispersi: tre uomini e una donna; ricerche sono in corso.
Una bambina, in probabile ipotermia, con la madre e un ragazzo che aveva forti dolori al petto, subito dopo lo sbarco al molo Favarolo, sono stati portati al Poliambulatorio. Non è escluso che possano essere trasferiti in altre strutture sanitarie. I migranti provengono da Liberia, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Senegal, Mali e Gambia.
Inoltre, una migrante minorenne, incinta di 7 mesi, è stata trasferita da Lampedusa, con un elicottero del 118, all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. La ragazza, ospite da alcuni giorni dell’hotspot, ha iniziato ad avere forti dolori e, dopo un primo trasferimento al Poliambulatorio, i medici hanno deciso si spostarla in ospedale
Il precedente: dispersa una bimba in mare
L’ultima tragedia davanti Lampedusa è avvenuta solo due giorni fa. Lo scorso 22 ottobre un barchino di sei metri si è ribaltato vicino all’isolotto di Lampione, mentre si avvicinava la motovedetta G 128 della Guardia di Finanza di Lampedusa che si apprestava a effettuare un nuovo soccorso. Il barchino, con a bordo 72 persone, si sarebbe ribaltato perché, alla vista dell’unità di soccorso delle Fiamme Gialle, tutti i migranti si sarebbero spostati su un lato.
In mare, nei pressi di Lampione, sono finiti 39 uomini, 25 donne e otto minori originari di Sierra Leone, Guinea, Nigeria, Ghana e Mali. Tutti sono stati recuperati e issati a bordo della motovedetta della Guardia di Finanza eccetto uno: dispersa una neonata di appena due settimane. Una coppia, una volta sull’unità di soccorso, ha infatti riferito che la figlioletta che viaggiava con loro era scomparsa fra le acque. Purtroppo, non è stata ritrovata. Ennesima vittima innocente dei cosiddetti “viaggi della speranza”.