La settimana di Natale, dal punto di vista meteorologico, sarà segnata dall’irruzione di correnti di aria fredda che provocheranno abbassamenti delle temperature precipitazioni.
Le previsioni
Nei prossimi giorni avremo un’Italia sostanzialmente divisa tra sole e nevicate fino a bassissima quota. Da Santo Stefano però ci attendono grandi novità, destinate ad accompagnarci fino alla fine di questo 2024.Può entrare maggiormente nel dettaglio? Già in queste ore l’irruzione di correnti d’aria di origine polare in discesa dal Nord Europa sta provocando non solo un repentino abbassamento delle temperature, ma anche tante precipitazioni, in particolare al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori. Non solo freddo: potremmo assistere ad un curioso effetto atmosferico, chiamato Adriatic Snow Effect (ASE), letteralmente effetto neve del Mare Adriatico .Si tratta di una particolare configurazione meteorologica che si genera quando aria gelida scende da Nord Est, formando una bassa pressione nei pressi del mar Ionio/basso Adriatico, con i venti freddissimi che sollevano in maniera brusca l’aria più “tiepida” presente sull’acqua: tale meccanismo produce la genesi di nubi cumuliformi (come quelle che vediamo in Estate con i temporali) le quali, a gran velocità, si spingono verso le nostre coste, in particolare quelle adriatiche, provocando improvvise bufere di neve fino a bassissima quota, se non in pianura.
Il freddo e la neve
Torneranno freddo e neve quindi? Sì, esatto; le regioni più a rischio neve da oggi e fino a Natale con il rischio più che concreto di vedere la “dama bianca” fino a quote bassissime (localmente fin su pianura e coste) sono Marche, Abruzzo e Molise, ma con possibili sfondamenti delle precipitazioni fin sulle zone interne di Basilicata, Campania e Calabria. Più sole invece al Nord e sul versante tirrenico a Natale, anche se i valori termici si manterranno piuttosto bassi anche a causa dei forti venti gelidi dai quadranti settentrionali. E poi cosa accadrà entro fine anno? Dal 26 dicembre, Santo Stefano, le condizioni meteo sono previste in deciso miglioramento grazie all’avanzata di un campo di alta pressione che potrebbe accompagnarci fino agli ultimi giorni del 2024, garantendo maggiori spazi soleggiati, specie al Centro-Nord. Da valutare invece la persistenza di un insidioso ciclone Mediterraneo che potrebbe innescare non poche precipitazioni sulle regioni meridionali e sulla Sicilia, anche a carattere di nubifragio.
Fonte: Ansa