Nei prossimi giorni, l’anticiclone nordafricano Nerone, porterà tempo stabile e un sensibile rialzo delle temperature. A partire dalla fine di agosto invece, nella fattispecie il 30 e il 31, inizieranno a farsi sentire gli effetti di un potente ciclone Nord Atlantico che porterà ad un brusco calo delle temperature.
L’anticiclone Nerone
Gli ultimi aggiornamenti hanno delineato una tendenza a dir poco clamorosa da qui a fine agosto: ve lo diciamo subito, ci aspettano settimane anomale sull’Italia. Ma andiamo con ordine. E’ in atto una nuova rimonta dell’anticiclone nord-africano, denominato Nerone, che determinerà nei prossimi giorni un tempo stabile e un sensibile rialzo delle temperature, soprattutto al Centro-Nord e in Sardegna con punte massime fino a 38-39°C (fino a 40-42°C nelle zone interne dell’isola).Almeno fino al 24-25 (probabilmente anche oltre) non sono previsti particolari scossoni, resteremo come imprigionati in una sorta di blocco atmosferico con l’anticiclone africano a dominare la scena indisturbato su tutto il bacino del Mediterraneo. Si tratterà di una fase climatica anomala, sono infatti previste temperature sempre ben oltre le medie di riferimento con valori ancora una volta fin verso i 40°C specie sulle pianure del Nord e zone interne del Centro e delle due Isole Maggiori.
Le previsioni per la fine di agosto
Tuttavia, successivamente, ecco spuntare l’ipotesi della prima rottura dell’estate: un potente ciclone, posizionato sul Nord Atlantico, potrebbe inviare un fronte temporalesco verso l’Europa, investendo poi in pieno anche il nostro Paese. Stando agli ultimi aggiornamenti, la data da segnare col cerchietto rosso sul calendario è quella del 30-31 agosto non possiamo escludere che gli effetti di questa particolare figura meteo possano iniziare a farsi sentire anche sull’Italia. Visti i forti contrasti termici ed igrometrici previsti (caldo e umido preesistente portato dall’anticiclone africano Nerone), il pericolo maggiore riguarderebbe, almeno con i dati attuali, le regioni del Centro Nord: le correnti fresche in ingresso sarebbero in grado di provocare temporali violenti, con elevato rischio di grandinate e locali nubifragi come purtroppo la cronaca anche recente ci insegna. Vista l’imprevedibilità di questa “trottola instabile” è possibile che nei prossimi giorni la previsione della sua direzione possa mutare e che i temporali possano interessare anche zone diverse o più ampie.
Fonte: Ansa