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Messico: perse le tracce del figlio di El Chapo

La Procura Generale del Messico ha reso noto che ignora l'ubicazione e lo status giuridico di Ovidio Guzmán López, figlio del Chapo Guzmán, soprannominato El Raton, dopo l'estradizione in Usa

La Procura Generale del Messico ha dichiarato di non avere informazioni sull’ubicazione o lo status giuridico di Ovidio Guzmán López, figlio di El Chapo Guzmán, dopo l’arresto di Ismael “El Mayo” Zambada, capo del cartello di Sinaloa. Ovidio, noto come “El Ratón”, era stato arrestato in Messico il 5 gennaio 2023 e successivamente estradato negli Stati Uniti. Intanto, ci sono stati numerosi scontri tra narcos e l’Esercito messicano, a Culiacán, la capitale dello stato di Sinaloa, dove “El Ratón”, era stato catturato nel gennaio 2023.

Procura messicana dice di aver perso le tracce figlio del Chapo

La Procura Generale del Messico ha reso noto che, dopo la cattura di Ismael El Mayo Zambada, leader del cartello di Sinaloa, ignora l’ubicazione e lo status giuridico di Ovidio Guzmán López, figlio del Chapo Guzmán. Soprannominato El Raton, era stato arrestato in patria il 5 gennaio 2023 e in seguito estradato negli Stati Uniti. “Non ci è noto, fino ad ora, quale sia il suo status attuale né la sua ubicazione nel territorio nordamericano”, si legge in un comunicato della Procura Generale diramato questo pomeriggio. Il Pubblico Ministero messicano ha inoltre fatto sapere di aver ottenuto dati sulla sequenza cronologica dell’arresto di El Mayo Zambada negli Stati Uniti, che inizia con la “liberazione di Ovidio Guzmán da un carcere di massima sicurezza del sistema carcerario statunitense due giorni prima del presunto rapimento di Ismael “N” (ovvero El Mayo Zambada), avvenuto il 25 luglio”. Dopo la cattura di Mayo Zambada all’aeroporto di Santa Teresa, nel New Mexico, si è appreso dai registri del Federal Bureau of Prisons (Bop) che El Ratón era stato “rilasciato” due giorni prima.

Scontri in Messico per arrestare criminali vicini a El Chapo

Sono stati segnalati numerosi scontri tra narcos e l’Esercito messicano, blocchi stradali e incendi di veicoli a Culiacán, la capitale dello stato di Sinaloa. Le sparatorie sono cominciate nella comunità di Paredones, nella cittadina di Jesús María, dove Ovidio Guzmán López, alias “El Ratón”, era stato catturato nel gennaio 2023. Gli scontri sono iniziati quando membri della Segreteria di Difesa Nazionale, la Sedena, sono entrati nella comunità per arrestare alcuni criminali vicini alla famiglia di Joaquín Guzmán detto El Chapo. La Sedena ha però smentito una voce circolata sulla stampa locale del possibile arresto del leader de Los Chapitos, Ivan Archivaldo Guzmán Salazar, figlio de El Chapo. È uno dei narcotrafficanti più ricercati dalla DEA, l’Agenzia antidroga degli Stati Uniti e su di lui pende una taglia di 10 milioni di dollari. Intanto a Culiacán sono stati chiusi negozi e ogni tipo di attività commerciale. La popolazione locale teme una reazione più violenta simile al cosiddetto Culiacanazo dell’ottobre 2019, una guerriglia civile scoppiata per l’arresto di Ovidio Guzmán López, il figlio di Joaquín Guzmán detto El Chapo.

Fonte: Ansa

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