Firmato a Cartagine il Memorandum d’intesa tra Ue e Tunisia e pubblicato dalla Commissione europea in merito al rimpatrio dei migranti irregolari.
Memorandum Ue-Tunisia: “Rimpatri dei migranti in Paesi origine”
Ue e Tunisia “condividono inoltre la priorità di combattere la migrazione irregolare per evitare la perdita di vite umane, nonché di sviluppare canali legali per la migrazione. La Tunisia ribadisce la sua posizione di non essere un Paese di insediamento per i migranti irregolari. Ribadisce inoltre la sua posizione di presidiare solo le proprie frontiere.” E’ quanto si legge nel Memorandum d’intesa firmato a Cartagine da Ue e Tunisia e pubblicato dalla Commissione europea.
“Questo approccio si baserà sul rispetto dei diritti umani e comprenderà la lotta contro le reti criminali di trafficanti di migranti e di esseri umani, nel quadro del partenariato operativo rafforzato contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, annunciato nell’aprile 2023, il cui contenuto è attualmente in discussione, una gestione efficace delle frontiere e lo sviluppo di un sistema di identificazione e di rimpatrio dei migranti irregolari già presenti in Tunisia verso i loro Paesi di origine”, recita ancora il testo. Ue e Tunisia – si legge nel documento – “convengono di lavorare per migliorare ulteriormente il coordinamento delle operazioni di ricerca e salvataggio in mare e l’attuazione di misure efficaci per combattere il traffico di migranti.
L’Ue si adopererà per fornire un adeguato sostegno finanziario supplementare, in particolare per gli appalti, la formazione e il supporto tecnico necessari per migliorare ulteriormente la gestione delle frontiere tunisine.” “Le due parti convengono di fornire un maggiore sostegno al rimpatrio e alla riammissione dall’Ue dei cittadini tunisini in situazione irregolare, nel rispetto del diritto internazionale, della loro dignità e dei diritti acquisiti, e si impegnano a collaborare per il loro reinserimento socio-economico in Tunisia”, prevede il Memorandum nella parte dedicata alla migrazione.
Fonte: Ansa