“Il libro ‘Linea segreta, i retroscena tra Stato e Vaticano’ è un’opera che dà un grande contributo in termini di divulgazione, che è la missione del nostro editore, per comprendere i rapporti tra Stato italiano e Santa Sede che, come si legge nel libro, a volte sono stati caratterizzati da visioni e prospettive diverse. Siamo felici che due fra i massimi rappresentanti della Chiesa e della Repubblica Italiana si confrontino sul rapporto fra due Stati uniti dalla storia e che hanno un obiettivo comune: il bene dell’uomo”. E’ quanto ha affermato don Stefano Stimamiglio del Gruppo editoriale San Paolo intervenuto alla presentazione del libro “Linea segreta, i retroscena tra Stato e Vaticano“, scritto da Antonio Preziosi, giornalista, saggista e scrittore; ha diretto Radio1, Giornale Radio e Rai Parlamento; attualmente è direttore del Tg2. L’evento, moderato dalla dottoressa Alessandra Ferraro, direttrice di Isoradio, si è svolto nell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede e lo SMOM. Presenti il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Maria Zuppi.
Le parole dell’autore Antonio Preziosi
“Mi ha sempre colpito la passeggiata da Piazza del Quirinale a Piazza San Pietro, sin da quando ero studente. Sono sempre stato affascinato dalla vicinanza di questi due Stati, ma che per loro natura e struttura sono tenuti a comunicare e a confrontarsi. Quando la San Paolo mi ha proposto di scrivere ‘Linea segreta’ sono stato onorato perchè ho avuto la possibilità di indagare in settanta anni di storia della Repubblica, fatta proprio di queste relazioni e, a volte anche scontri. Il mio impegno è stato quello di sintetizzare in questo libro questi anni di storia repubblicana e di rapporti con la Santa Sede”, ha affermato Antonio Preziosi. In “Linea segreta”, Antonio Preziosi racconta anche come reagì Paolo VI alla morte di Aldo Moro. “Ricordo Paolo VI al funerale, racchiuso nei paramenti sacri: un’immagine molto forte, iconica, che segue l’intervento del Pontefice dalla finestra che affaccia su Piazza San Pietro, quando si rivolse agli uomini delle Brigate Rosse per implorare una trattativa e salvare Aldo Moro, che era un suo intimo amico”.
L’intervento del Cardinale Zuppi
“Il libro è pieno di contenuti, di informazioni, ma allo stesso tempo è leggibile e scorrevole. Il rapporto tra i Papi e i presidenti sono sempre andati aldilà dell’istituzionale e Antonio Preziosi lo racconta molto bene nella sua opera, anche attraverso racconti simpatici, come quando la signora Ciampi raccomandò a Giovanni Paolo II di ‘non strapazzarsi’. Non è mai solo un rapporto formale, ma umano – ha affermato il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi, ricordando il 60esimo anniversario del discorso di Paolo VI alle Nazioni Unite -: Un discorso che dovremmo leggere oggi, perché dà una grande visione del ruolo dell’Italia, dell’Europa e della Santa Sede. Questo libro è un racconto destinato a continuare”.
Onorevole Tajani: “Ottimi i rapporti tra Italia e Vaticano”
“I rapporti tra Italia e Vaticano sono ottimi, sugellati anche dalla presenza di Papa Francesco al G7 in Puglia su invito della presidenza italiana. E’ segno di una comune visione, a partire dal tema della pace. L’Italia è e vuole sempre più essere portatrice di pace, su questo c’è un’identità di vedute con la Santa Sede. ‘Linea segreta’, oltre agli interessanti racconti inediti, dimostra quanto sia per noi italiani fondamentale il rapporto con il cristianesimo – ha dichiarato Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale -. Se non ci fosse stata la Chiesa forse la storia d’Europa sarebbe stata diversa. Il libro di Antonio Preziosi sottolinea questo indissolubile rapporto tra Stato e Vaticano e dimostra quanto questo sia importante ancora oggi: è nel sentimento del nostro popolo. Essere cristiani significa avere speranza, dobbiamo ricordare sempre che, quando ci prodighiamo per la pace, davanti a noi c’è la speranza. ‘Linea segreta’ – ha concluso Tajani – ci invita a riflessioni profonde: il nostro essere connaturati con una realtà cristiana che fa parte della storia millenaria di questo Paese”.