Le forti piogge hanno provocato gravi inondazioni in Bosnia-Erzegovina, causando dispersi e danni materiali ingenti, specialmente a Jablanica, isolata per l’interruzione di strade e linee ferroviarie. Anche le linee telefoniche sono fuori uso e le scuole chiuse. Numerosi fiumi sono straripati, causando frane e blocchi nei trasporti. Situazioni simili si verificano in altre aree del Paese e anche nella vicina Croazia, dove il fiume Sava ha straripato. La protezione civile è impegnata nei soccorsi, mentre le autorità invitano a evitare viaggi nelle zone colpite.
Le abbondanti piogge delle ultime ore hanno causato gravi inondazioni in Bosnia-Erzegovina, dove si registrano alcuni dispersi e anche ingenti danni materiali. I media locali riferiscono di una situazione di emergenza, in particolare a Jablanica, località fra Sarajevo e Mostar, che è totalmente isolata, con l’interruzione di strade e linea ferroviaria. L’acqua alta impedisce agli abitanti di uscire dalle loro case, sono interrotte le linee telefoniche e sono state sospese le lezioni nelle scuole. Numerosi fiumi sono straripati, e si sono verificati frane e smottamenti con la paralisi dei trasporti. Situazioni difficili anche in altre località della Bosnia-Erzegovina centrale, in particolare a Kiseljak e Kresevo. I servizi della protezione civile sono mobilitati per prestare soccorso alle popolazioni alluvionate, e le autorità invitano a non mettersi in viaggio nelle zone interessate dalle inondazioni. Intorno a Jablanica si ricercano alcune persone scomparse. Situazioni difficili per l’acqua alta si registrano anche nella vicina Croazia a causa dello straripamento di alcuni fiumi, in particolare la Sava, che attraversa la capitale Zagabria.
Fonte: Ansa
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