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Il virus del Covid può rimanere nell’organismo per oltre 1 anno

Secondo una nuova ricerca della University of California San Francisco, il virus del Covid può persistere nel sangue e nei tessuti dei pazienti per più di un anno dopo la fine della fase acuta della malattia. Quattro anni fa, all’inizio della pandemia, si pensava che il Covid-19 fosse una malattia transitoria. Ma le ricerche smentiscono questa ipotesi.

Covid, il virus può rimanere nell’organismo per oltre 1 anno

Il Covid può persistere nel sangue e nei tessuti dei pazienti per più di un anno dopo la fine della fase acuta della malattia, secondo una nuova ricerca della University of California San Francisco. Gli studiosi hanno trovato frammenti di Sars-CoV-2, denominati antigeni Covid, persistenti nel sangue fino a 14 mesi dopo l’infezione e per più di due anni in campioni di tessuto di persone colpite dal virus. I risultati sono stati presentati alla Conferenza sui retrovirus e le infezioni opportunistiche (Croi), che si è tenuta dal 3 al 6 marzo 2024 a Denver.

All’inizio della pandemia, si pensava che il Covid-19 fosse una malattia transitoria. Ma un numero crescente di pazienti, anche quelli che in precedenza erano sani, hanno continuato ad avere sintomi come confusione mentale, problemi digestivi e problemi vascolari, per mesi o addirittura anni. I ricercatori hanno esaminato campioni di sangue di 171 persone che erano state infettate da Covid.

La proteina Spike e il long Covid

Utilizzando un test ultrasensibile per la proteina Spike, che aiuta il virus a penetrare nelle cellule umane, hanno scoperto che il virus era ancora presente fino a 14 mesi dopo in alcune persone. Tra coloro che erano ricoverati in ospedale per Covid, la probabilità di rilevare gli antigeni era circa il doppio. Poiché si ritiene che il virus persista nei serbatoi dei tessuti, gli studiosi si sono rivolti poi alla Long Covid Tissue Bank, che contiene campioni donati da pazienti con e senza Long Covid.

Hanno rilevato porzioni di RNA virale fino a due anni dopo l’infezione, sebbene non vi fossero prove che le persone si fossero reinfettate. L’hanno trovato nel tessuto connettivo dove si trovano le cellule immunitarie, cosa che suggerisce che i frammenti virali possano causare l’attacco del sistema immunitario. I ricercatori evidenziano che sono necessari ulteriori studi per determinare se la persistenza di questi frammenti determina il Long Covid e i rischi associati come infarto e ictus. Ma, sulla base di questi risultati, il team di ricerca è coinvolto in numerosi studi clinici che stanno testando se gli anticorpi monoclonali o i farmaci antivirali possono rimuovere il virus e migliorare la salute delle persone con Long Covid.

Fonte: Ansa

redazione

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