Israele ha presentato ad Hamas una proposta che prevede una pausa di una settimana nei combattimenti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di 40 ostaggi, per lo più anziani e malati. La risposta di Hamas non si è fatta attendere.
L’esponente di Hamas Ghazi Hamad ha confermato la posizione contraria della fazione palestinese ad uno scambio di ostaggi in cambio di una tregua temporanea con Israele. Hamas ha invece chiesto la liberazione di detenuti palestinesi di “peso maggiore” rispetto a quelli che hanno lasciato le carceri israeliane nelle scorse settimane.
Hamas: “Prima il cessate il fuoco poi lo scambio di ostaggi”
L’esponente di Hamas Ghazi Hamad ha confermato la posizione contraria della fazione palestinese ad uno scambio di ostaggi in cambio di una tregua temporanea con Israele. “Non giocheremo a questo gioco”, ha detto in una dichiarazione ad Al Jazeera, ripresa dai media israeliani aggiungendo che per Hamas un cessate il fuoco “permanente è la priorità”.
“Israele – ha spiegato – prenderà la carta degli ostaggi e dopo questi comincerà un nuovo round di uccisioni di massa e di massacri contro il nostro popolo”. Hamad ha tuttavia aggiunto che se ci fosse un cessate il fuoco permanente Hamas sarebbe disposta ad “un grande compromesso”. Hamad ha poi ricordato – riferendosi ai contatti in corso con Fatah, la fazione del presidente Abu Mazen, sul futuro di Gaza alla fine della guerra – di aver contattato più volte la componente maggioritaria dello schieramento palestinese per “prendere decisioni insieme” ma senza alcun risultato. E per questo ha incolpato Abu Mazen che di Fatah è il responsabile.
Hamas a Israele: “Rilasci detenuti palestinesi di peso”
Israele e Hamas non sono “vicini a un accordo finale al momento” sul rilascio degli ostaggi a Gaza, ha detto alla Cnn un funzionario israeliano vicino al dossier spiegando che Hamas chiede la liberazione di detenuti palestinesi di “peso maggiore” rispetto a quelli che hanno lasciato le carceri israeliane nelle scorse settimane. Gerusalemme sta chiedendo il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti come parte di un eventuale accordo, ha detto il funzionario, che ha chiesto di restare anonimo. “Per ora sono ancora trattative. Non c’è nulla di definitivo”, ha affermato. Il governo Netanyahu ritiene che a Gaza ci siano ancora 108 ostaggi vivi e i corpi di altri 21. “Un cessate il fuoco temporaneo come parte dell’accordo potrebbe durare una o due settimane”, ha detto il funzionario.
Esercito israeliano vicino 2 volte al tunnel dove era Sinwar
Negli ultimi giorni le truppe israeliane sono riuscite due volte a raggiungere i tunnel a Gaza dove si riteneva fosse nascosto il leader di Hamas Yahya Sinwar, ma non lo hanno trovato. Lo hanno riferito i media israeliani. Secondo la tv Canale 13, l’Idf ha concentrato le sue attività principalmente dentro e intorno a Khan Younis – nel sud di Gaza, dove si crede sia nascosto Sinwar – con l’obiettivo di ucciderlo. Entrambe le volte Sinwar sarebbe, tuttavia, sfuggito visto che la sua strategia è quella di non stare in qualsiasi posto per un periodo prolungato. Sul fatto non c’è conferma da parte dell’esercito. Secondo la stessa fonte, nella caccia a Sinwar i soldati hanno scoperto uno dei posti dove era nascosto Mohammed Deif, capo delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, anche lui attivamente ricercato.
Fonte: Ansa