Ucciso il comandante di Hamas che attaccò il kibbutz Kissufim

Israele attacco

Foto di Omri Greenberg su Unsplash

E’ stato ucciso nel Sud di Gaza dai militari israeliani il comandante di Hamas che comandò di persona la cruenta incursione nel kibbutz Kissufim ed inviò altri terroristi contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim. E’ iniziata l’uscita graduale di forze israeliane dal settore nord della Striscia di Gaza verso la zona meridionale. L’esercito israeliano sarà impegnato in combattimenti per l’intero 2024. Ma Hamas ha ribadito che non accetterà di rilasciare gli ostaggi prima della completa cessazione dei combattimenti.

Ucciso il comandante di Hamas che attaccò il kibbutz Kissufim

Un comandante militare di primo piano di Hamas è stato ucciso oggi a Deir el-Balah, nel settore meridionale della Striscia di Gaza, da un aereo da combattimento israeliano dopo che il suo nascondiglio era stato localizzato dall’intelligence. Lo ha reso noto il portavoce militare secondo cui si tratta di Adel Masmah, comandante locale della unita’ di elite di Hamas ‘Nukbe’. Il 7 ottobre, secondo il portavoce militare, comandò di persona la cruenta incursione nel kibbutz Kissufim ed inviò due altre unità di “Nukhbe” contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim.

Truppe escono da nord Gaza, nel sud infuria battaglia

E’ iniziata l’uscita graduale di forze israeliane dal settore nord della Striscia di Gaza, nel contesto di un ridispiegamento che prevede il ritorno in Israele di cinque brigate (fra cui due di riservisti) nel corso di questa settimana. Lo ha riferito la radio militare, secondo cui al tempo stesso i combattimenti si intensificano nel settore sud, in particolare a Khan Yunis, a Deir el-Balah e a Bani Suheila. Fonti locali aggiungono che all’estremita’ sud della Striscia, a Rafah, la popolazione teme l’imminenza di un ingresso di forze israeliane di terra che potrebbero assestarsi sull”Asse Filadelfi’, al confine con l’Egitto.

Esercito Israele, combattimenti a Gaza per tutto il 2024

L’esercito israeliano pensa che sarà impegnato in combattimenti per l’intero 2024: lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. “Gli obiettivi della guerra – ha dichiarato – comportano combattimenti prolungati e noi ci organizziamo adeguatamente. Dobbiamo gestire la distribuzione delle forze sul terreno in maniera complessa, con particolare riferimento alle unità dei riservisti e alle necessità della economia”. “Unità di riservisti torneranno a casa questa settimana, sapendo che la guerra continua e che avremo ancora bisogno di loro nel 2024“, ha affermato.

Hamas, se la guerra non finisce non liberiamo gli ostaggi

Hamas ha ribadito che non accetterà di rilasciare gli ostaggi israeliani a Gaza prima della completa cessazione dei combattimenti, ha dichiarato una fonte dell’organizzazione al quotidiano Al-Arabiya, di proprietà saudita, dopo diversi giorni di colloqui per il cessate il fuoco con funzionari egiziani al Cairo. La fonte ha riferito che una delegazione di Hamas è oggi al Cairo.

Fonte: Ansa

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