I carabinieri del nucleo investigativo di Genova, in collaborazione con Europol e i colleghi tedeschi e polacchi, hanno arrestato nove persone, tutti cittadini polacchi.
Gli arresti e il modus operandi
Gli arresti di oggi si aggiungono a quelli eseguiti nei mesi scorsi, di cui cinque in flagranza di reato, e alle trentatre denunce. Complessivamente gli arresti sono diciassette. Le persone coinvolte sono tutte polacche e tedesche di origine Rom. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dalla procura di Genova, la gang usava sempre lo stesso modus operandi: un centralinista in Polonia contattava telefonicamente la vittima, con la tecnica del finto nipote o parente, e poi si presentavano poi i complici che si facevano consegnare soldi e gioielli. Il centralinista si fingeva un parente che aveva bisogno urgente di soldi per coprire spese legali per falsi incidenti stradali anche mortali o per acquistare costosi medicinali per guarire dal Covid o per pagare altre costose cure mediche improvvise. Per avvalorare quanto detto, facevano parlare la vittima, sempre telefonicamente, anche con un finto carabiniere o poliziotto che confermava quanto detto dal falso parente o dal finto medico.
I furti e le somme recuperate
I colpi sono stati andati a segno in tutto il Nord Italia mentre il ‘bottino’ finiva in Polonia o Germania attraverso corrieri. Uno di questi è stato fermato vicino Monaco di Baviera con quasi due chili di gioielli. Ai nove sono contestate cinquantasei truffe avvenute in Liguria e Lombardia. I militari hanno recuperato circa settantamila euro, sette chili di monili in oro per un valore di circa quattrocentomila euro, e numerosi orologi di pregio per oltre centocinquantamila euro. Una parte è stata restituita a sedici anziani raggirati.
Fonte: Ansa