Si intensificano i raid israeliani su Gaza, con otto persone uccise e diversi feriti in un attacco aereo che ha colpito una scuola vicino alla città di Gaza, utilizzata per distribuire aiuti. Secondo i media internazionali, l’istituto era gestito dall’UNRWA. L’esercito israeliano ha dichiarato che il sito era ora usato da militanti di Hamas e della Jihad islamica, e che erano state prese misure precauzionali per ridurre i danni ai civili. L’UNRWA sta esaminando i dettagli dell’attacco. Due gli operatori sanitari sono rimasti uccisi.
Gaza: media, 8 morti in raid Israele su scuola usata da Unrwa
Otto persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite ieri in un attacco aereo israeliano che ha colpito una scuola vicino alla città di Gaza, utilizzata per distribuire aiuti. Lo riportano i media internazionali, citando fonti palestinesi. Il raid avrebbe centrato parte di un istituto gestito dall’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L’esercito israeliano ha affermato da parte sua che il sito era stato utilizzato dall’Unrwa ma ad oggi veniva usato da militanti di Hamas e della Jihad islamica, aggiungendo di aver preso misure precauzionali prima del bombardamento per ridurre il rischio di danni ai civili. L’Unrwa comunica che sta esaminando i dettagli dell’attacco segnalato prima di fornire ulteriori informazioni.
Gaza: media, personale medico tra vittime ultimo raid Israele
L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che due operatori sanitari sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in un bombardamento israeliano che nella tarda serata di ieri ha colpito la clinica Daraj, nel centro della città di Gaza. Raid sono stati segnalati nelle stesse ore anche a Khan Younis, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime dal 7 ottobre nell’enclave palestinese è di almeno 37.598 morti e 86.032 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. Le autorità della Striscia di Gaza affermano che nel bombardamento sulla clinica Daraj è rimasto ucciso anche il direttore del servizio ambulanze ed emergenze dell’enclave palestinese, Hani al-Jafrawi. In un comunicato citato dai media arabi, il Ministero della Sanità locale afferma di essere “determinato a continuare il suo dovere medico-umanitario nonostante il sistematico attacco da parte di Israele agli operatori sanitari” e ha invitato ancora una volta la comunità internazionale a fermare “l’aggressione” dello Stato ebraico.
Fonte: Ansa