Poche o nessuna speranza di ritrovare delle persone in vita nel villaggio della Papua Nuova Guinea andato completamente distrutto da una maxi frana. Oltre duemila le vittime presunte. Secondo il rappresentante dell’Unicef, quella in zona “non si tratta di una missione di salvataggio, ma di una missione di recupero dei corpi”. Intanto, il Governo sta evacuando circa 8.000 persone dai villaggi vicini, al fine di scongiurare altre vittime.
“E’ molto improbabile trovare sopravvissuti sul luogo della grande frana che ha sepolto un villaggio nel centro di Papua Nuova Guinea”. Lo ha detto Niels Kraaier, rappresentante dell’Unicef, aggiungendo che “non si tratta di una missione di salvataggio, ma di una missione di recupero dei corpi”.
La Papua Nuova Guinea sta evacuando circa 8.000 persone dai villaggi vicino al luogo della frana che si è staccata nella notte tra giovedì e venerdì scorsi in una zona montuosa e quasi inaccessibile. Secondo le prime stime circa 2.000 persone sono rimaste sepolte nello smottamento. “Stiamo cercando di evacuare”, ha detto l’amministratore provinciale di Enga, Sandis Tsaka, aggiungendo: “Ogni ora si può sentire la frattura delle rocce: è come una bomba o uno sparo e le rocce continuano a cadere”.
Fonte: Ansa
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