Federazione Alzheimer Italia: “Servono interventi concreti”

L’appello alle istituzioni lanciato oggi da Katia Pinto, presidente della Federazione Alzheimer Italia, in occasione della XXX Giornata mondiale Alzheimer: “Servono interventi concreti, Governo garantisca nuovi fondi al Piano nazionale demenze”.

Federazione Alzheimer Italia: “Servono interventi concreti”

“Nel nostro Paese ci sono oltre 1.480.000 persone con demenza che, insieme alle loro famiglie, hanno bisogno che si intervenga al più presto sulle mancanze che ancora impediscono di accedere a un’assistenza e un supporto completi: non possiamo lasciarle sole. Nei prossimi mesi si esaurirà lo stanziamento economico di 15 milioni di euro in tre anni per il Piano nazionale demenze, previsto dalla legge di Bilancio del 2021. Il lavoro iniziato grazie a questi fondi non deve essere interrotto e per questo chiediamo con forza al Governo di garantirne di nuovi”. È l’appello alle istituzioni lanciato oggi da Katia Pinto, presidente della Federazione Alzheimer Italia, in occasione della XXX Giornata mondiale Alzheimer.

“C’è ancora molto da fare non solo nel campo della diagnosi tempestiva e del supporto post diagnostico, ma anche per quanto riguarda l’intervento sui fattori di rischio, che – secondo una ricerca della Lancet Commission – potrebbe evitare o rallentare fino al 40% dei casi di demenza previsti in tutto il mondo entro il 2050”, prosegue Pinto, secondo cui “la politica deve mettere in atto azioni concrete per migliorare la qualità della vita di chi convive con questa condizione. Ma tutti possiamo fare la nostra per aiutare le persone con demenza e costruire una società più inclusiva”.

Nell’occasione della XXX Giornata, la Federazione Alzheimer presenta anche il Rapporto mondiale Alzheimer 2023 redatto dal suo partner internazionale Alzheimer’s Disease International, che mira a fare chiarezza sui possibili fattori di rischio della demenza e sulle pratiche concrete che possono aiutare a prevenirla. Il documento, intitolato “Ridurre il rischio di demenza: mai troppo presto, mai troppo tardi”, si concentra appunto sulla riduzione del rischio di demenza come pratica, non come teoria. Solo nel 2023, infatti, sono state pubblicate 50.000 notizie in tutto il mondo su come le abitudini alimentari potrebbero impedire o favorire la demenza e la sua progressione.

“Un volume enorme di storie, spesso senza contesto, che rende incredibilmente difficile apportare cambiamenti ben informati nello stile di vita”, viene sottolineato in una nota. Il Rapporto mondiale raccoglie le intuizioni di 90 ricercatori di alto profilo, operatori sanitari, responsabili politici, persone che vivono con demenza e caregiver, per aiutare i lettori a comprendere il rischio di demenza in modo olistico e di facile lettura e per fornire indicazioni e suggerimenti concreti sulle possibili strade per prevenirla. Per la Giornata e per il XII Mese mondiale Alzheimer sono tante le iniziative di informazione e sensibilizzazione promosse in tutta Italia dalla Federazione, dalle associazioni affiliate e dalle Comunità Amiche delle persone con demenza: l’elenco completo è disponibile su dementiafriendly.it.

Fonte: AgenSIR

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