Fao: “A Gaza insicurezza alimentare catastrofica”

Secondo la Fao, quasi tutta la popolazione della Striscia di Gaza affronta livelli elevati di insicurezza alimentare acuta, con un abitante su cinque sull'orlo della carestia

Foto di Fondazione Cesvi

Nuovo allarme Fao per la fame a Gaza. A causa del mancato accesso nella Striscia degli aiuti umanitari, la nuova analisi dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura rivela che quasi tutta la popolazione affronta livelli elevati di insicurezza alimentare acuta, con un abitante su cinque sull’orlo della carestia.

Fao: “A Gaza un abitante su cinque è sull’orlo della carestia”

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura lancia l’allarme per l’alto rischio di carestia in tutta la Striscia di Gaza a causa dei vincoli di accesso umanitario. Una nuova analisi della Fao rivela, infatti, che quasi l’intera popolazione si trova ad affrontare “livelli elevati di insicurezza alimentare acuta” e che un abitante di Gaza su cinque è sull’orlo della carestia. “Abbiamo osservato un alto rischio di carestia negli ultimi otto mesi a causa delle ostilità caratterizzate da bombardamenti e operazioni di terra nonché dall’accesso limitato a coloro che necessitano di aiuti umanitari urgenti che hanno avuto gravi impatti sull’intera popolazione di Gaza”, ha fatto sapere il capo economista dell’Agenzia, Maximo Torero, in un incontro a New York. “Il rapporto – ha precisato – mostra che una volta migliorato il flusso e l’accesso al cibo e all’acqua nel nord di Gaza il rischio di carestia è notevolmente diminuito, quindi la soluzione è chiara”.

I dati del rapporto

Secondo il nuovo rapporto Fao, circa 495 mila persone, ovvero il 22% della popolazione, stanno vivendo un’insicurezza alimentare catastrofica (‘Fase 5, Catastrofe’), mentre quasi l’intera popolazione – 2,15 milioni di persone, pari al 96% – si trova ad affrontare livelli di crisi di insicurezza alimentare acuta o superiore (‘Fase 3+’). La recente analisi dei dati satellitari della Fao rivela “un continuo aumento dei terreni agricoli danneggiati” con oltre la metà in tutta la Striscia di Gaza e più del 57% a maggio 2024. Di questi il 61% sono frutteti, il 19% ortaggi e il 20% cereali: da gennaio 2024 sono il 33% in più. Le tracce dei veicoli pesanti, i terreni rasi al suolo, i bombardamenti e altre pressioni legate al conflitto hanno danneggiato in modo significativo anche le infrastrutture agricole nella Striscia di Gaza con danni alle serre di quasi il 33%, ai pozzi di oltre il 46%, ai pannelli solari di quasi il 65% e a oltre 2.300 infrastrutture agricole.

Fonte: Ansa