Secondo Eurostat, l’8% delle imprese dell’UE con almeno 10 dipendenti ha utilizzato l’intelligenza artificiale (IA). Le grandi imprese adottano l’IA più delle piccole e medie imprese (Pmi). Danimarca, Finlandia e Lussemburgo sono i paesi con le maggiori percentuali di adozione, mentre Romania, Bulgaria, Polonia e Ungheria si trovano in fondo alla classifica.
Eurostat, l’8% delle imprese Ue usa l’intelligenza artificiale
Nel 2023 l’8% delle imprese dell’Ue con 10 o più dipendenti ha impiegato le tecnologie di intelligenza artificiale per la propria attività. Danimarca (15,2%), Finlandia (15,1%) e Lussemburgo (14,4%) sono i Paesi che vantano le percentuali più alte di imprese con 10 o più dipendenti che utilizzano le tecnologie di IA. In fondo alla classifica si piazzano Romania (1,5%), Bulgaria (3,6%), Polonia (3,7%) e Ungheria (3,7%), mentre l’Italia si ferma al 5%. I dati sono stati resi noti oggi da Eurostat. Le grandi imprese, osserva ancora Eurostat, hanno utilizzato l’Ia più delle Pmi. Nel 2023 solo il 6,4% delle piccole imprese e il 13% delle aziende di medie dimensioni hanno adottato le tecnologie di IA, a fronte del 30,4% delle grandi imprese.
Differenze tra Stati Ue
Questa differenza, secondo l’Ufficio statistico europeo, potrebbe essere spiegata, ad esempio, dalla complessità dell’implementazione delle tecnologie di Ia in un’impresa, dalle economie di scala (cioè le imprese con maggiori economie di scala possono trarre maggiori vantaggi dall’Ia) o dai costi (cioè gli investimenti nell’Ia possono essere più accessibili per le grandi imprese). Per quanto riguarda il tipo di tecnologia Ia usata dalle imprese, nel 2023 l’automazione di diversi flussi di lavoro o l’assistenza nel processo decisionale (automazione dei processi robotici software basati sull’Ia) è stata la più utilizzata, con il 3% delle imprese. Seguono l’analisi del linguaggio scritto (text mining, 2,9%) e l’apprendimento automatico (deep learning, 2,6%).
Fonte: Ansa