Cala disoccupazione e rischio povertà, ma Italia ultima in UE

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Foto di Towfiqu barbhuiya su Unsplash

Cala il rischio di povertà in Italia e cresce l’occupazione, ma non abbastanza: l’Italia ha il tasso di occupazione più basso dell’intera Ue, con appena il 66,3% a fronte del 75,3% medio nell’Ue. Prima Malta. Anche il rischio di povertà, pur calato rispetto al 2023, resta al di sopra della media Ue. E’ quanto emerge dal report Ue “Key figures on Europe”.

Cresce l’occupazione e cala il rischio di povertà in Italia

Cresce l’occupazione e cala il rischio di povertà anche se l’Italia resta al di sopra della media Ue: nel 2023 la percentuale di popolazione con un reddito disponibile equivalente inferiore alla soglia di rischio di povertà, fissata al 60% del reddito disponibile mediano equivalente nazionale, è al 18,9% con un calo di 1,2 punti sul 2022 e ai minimi dopo il 2010 (era al 18,7%) ma comunque al di sopra della media Ue (16,2%). Le persone a rischio povertà sono 11,12 milioni, 676mila in meno del 2022.

In Italia crescita record degli occupati ma ultima in Ue

In Italia nel 2023 l’occupazione delle persone tra i 20 e i 64 anni è aumentata dell’1,5% sul 2022, con la percentuale più alta in Europa dopo Malta (1,6%) pari a oltre il doppio rispetto alla media Ue (+0,7%). E’ quanto emerge dal report Ue “Key figures on Europe”, secondo il quale il nostro Paese resta ultimo per tasso di occupazione con appena il 66,3% al lavoro in questa fascia di età a fronte del 75,3% medio nell’Ue. In Italia c’è il più basso “gender pay gap” con appena il 4,3% di divario nella retribuzione oraria tra uomini e donne e a fronte di un 12,7% medio in Ue.

Fonte: Ansa

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