Covid: contagi stabili, ma si teme l’ondata in autunno

In Italia i contagi da Covid-19 sono stabili. Tuttavia, con l'arrivo dell'autunno, c'è preoccupazione per i fragili per la maggior diffusione del virus

pandemia
Foto di Daniel Schludi su Unsplash

In Italia i contagi da Covid-19 sono attualmente stabili, secondo l’epidemiologo Cesare Cislaghi, che segnala come i dati più recenti non mostrino un aumento significativo dei casi o dei ricoveri. I decessi riflettono contagi avvenuti settimane prima, restando in linea con le aspettative. Cislaghi avverte però che con l’arrivo dell’autunno è possibile un aumento della circolazione del virus, motivo per cui consiglia di mantenere alta la guardia, incrementare la protezione vaccinale e adottare misure di precauzione, soprattutto per proteggere le persone più fragili.

Covid: contagi e decessi stabili

“Sono stabili i contagi da Covid-19 in Italia, ma è allerta per l’autunno”. Lo afferma l’epidemiologo Cesare Cislaghi, sottolineando che i contagi questa settimana “sono gli stessi della settimana precedente se si considerano quelli mancanti a Ferragosto e i ricoverati non stanno crescendo. I decessi devono essere riferiti ai contagi di almeno venti giorni prima e risultano in linea con questi”. Tuttavia, avverte, “l’autunno preoccupa”. “Dal 15 aprile ogni settimana avevo segnalato la crescita della circolazione del virus Sars-Cov-2, mentre ora ritengo che vi sia stabilità. Venerdì 29 agosto sono stati pubblicati i dati della settimana dal 22 al 28 agosto e i totali settimanali dei contagi e dei decessi – spiega – appaiono ad un primo esame effettivamente in crescita: 15.221 rispetto ai 13.890 contagi della settimana precedente, +11%, e 135 rispetto ai 99 decessi precedenti, +36%. Solo i ricoverati crescevano poco, una media settimanale di 16.322 rispetto alla precedente di 16.008, +1,9%”.

Cislaghi: “E’ allerta per l’autunno”

Tuttavia, chiarisce Cislaghi, “la crescita dei totali settimanali delle notifiche di contagio dipende esclusivamente dai dati dal 15 al 17 agosto, cioè i giorni di Ferragosto, in cui sono stati effettuati pochi tamponi a causa della festività. Se si confrontano i dati delle tre settimane escludendo i giorni da giovedì a sabato, non si osserva assolutamente una crescita anzi semmai una piccola diminuzione, e l’ondata estiva si sta attenuando”. L’epidemiologo invita però ad alzare la guardia: “Si deve considerare che si sta andando verso l’autunno e l’esperienza suggerisce che il virus probabilmente approfitterà della stagione per circolare maggiormente. Ed è per questo che concordo con la parte dei commenti dei virologi ed infettivologi che consigliano una maggior protezione vaccinale ed una maggior precauzione soprattutto a protezione dei soggetti più fragili”.

Fonte: Ansa