Corte Conti Ue: “Improbabile centrare obiettivi idrogeno verde”

La Corte dei conti europea ha pubblicato un rapporto che esamina il potenziale dell'Italia e di altri paesi europei nella produzione di idrogeno verde, evidenziando sfide e raccomandazioni per migliorare l'approccio dell'UE verso questo obiettivo

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Credit: UFFICIO IMAGOECONOMICA

L’Italia ha un potenziale significativo per produrre energia verde in eccedenza, che potrebbe essere trasformata in idrogeno pulito. Tuttavia, insieme a Germania, Francia e Spagna, presenta numerosi siti industriali difficili da decarbonizzare. Queste osservazioni emergono dall’ultima relazione della Corte dei conti europea sull’idrogeno verde, che sottolinea come l’Unione europea abbia solo parzialmente gettato le basi per il mercato dell’idrogeno rinnovabile, rendendo improbabile il raggiungimento degli obiettivi per il 2030. La relazione suggerisce un aggiornamento della strategia dell’UE, con un migliore calibro degli incentivi e una priorità sugli investimenti nella catena del valore dell’idrogeno.

Corte Conti Ue: “Improbabile centrare obiettivi idrogeno verde”

L’Italia è tra i Paesi con un potenziale “elevato o buono” per produrre energia verde ‘in eccedenza’, che potrebbe essere trasformata in idrogeno pulito. Ma insieme a Germania, Francia e Spagna, concentra anche molti siti industriali difficili da decarbonizzare. E non necessariamente in questi Paesi c’è un potenziale per trasformare le rinnovabili in idrogeno. Sono le osservazioni dell’ultima relazione della Corte dei conti europea dedicata all’idrogeno verde, secondo cui l’Unione europea nel complesso “è riuscita solo in parte a porre le basi per il mercato emergente dell’idrogeno rinnovabile” ed è “improbabile che l’Ue raggiunga gli obiettivi per il 2030”. Attraverso il piano RePowerEu, Bruxelles ha fissato l’obiettivo di produrre almeno 10 milioni di tonnellate all’anno di idrogeno rinnovabile a livello nazionale, e importarne altrettanti entro il 2030, per un totale di 20 milioni.

I fondi del Pnrr

L’Italia, con poco più di 3 miliardi di euro, è il Paese in Ue che ha assegnato più fondi per progetti sull’idrogeno attraverso il piano nazionale di ripresa e resilienza, compreso il piano RePowerEu. Secondo le stime dei revisori di Lussemburgo, sono disponibili 18,8 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, ma dispersi tra più programmi, per cui “per le imprese è difficile scegliere il tipo di finanziamento più adatto ad uno specifico progetto”. Nella relazione, la Corte raccomanda alla Commissione europea di aggiornare la strategia per l’idrogeno, calibrando gli incentivi sul mercato per la produzione e l’uso dell’idrogeno rinnovabile; stabilendo un ordine di priorità su quali parti della catena del valore investire; considerare quali industrie l’Ue vuole mantenere e a quale prezzo.

Fonte: Ansa