Il tema delle sostanze stupefacenti era tornato all’attenzione della politica e della pubblica opinione lo scorso febbraio, quando la Corte costituzionale si è espressa giudicando inammissibile il quesito referendario sulla coltivazione della cannabis, ed è ora al centro del Convegno nazionale del Centro Studi “Rosario Livatino”, che torna a tenersi “in presenza” venerdì 6 maggio a Roma, dopo i due anni di fermo dovuti all’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia di Coronavirus.
“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero” è il titolo dell’incontro che si terrà alle ore 14:30 nella Sala Capitolare presso il chiostro del convento di s. Maria sopra Minerva, in Piazza della Minerva 38.
L’appuntamento, coordinato da Domenico Airoma, Alfredo Mantovano e Filippo Vari, vicepresidenti del Centro Studi Livatino, intende illustrare gli effetti delle principali sostanze stupefacenti, in particolare dei derivati della cannabis, e descrivere il profilo criminologico del traffico, internazionale e interno, della diffusione e del consumo delle droghe in Italia. L’evento è’ inoltre l’occasione per presentare il volume appena pubblicato, a cura del dottor Mantovano, Droga, le ragioni del no. La scienza, la legge, le sentenze.
I relatori
Di seguito, le relazioni al convegno:
L’intervento “Non è mai ‘leggera’. Profili medico-scientifici”, a cura del professor Angelo Vescovi, università di Milano Bicocca, direttore scientifico IRCSS Casa Sollievo della Sofferenze e dell’Istituto Css-Mendel.
“Il contrasto internazionale al traffico e alla diffusione delle droghe” è invece la relazione di Antonio Maria Costa, già vicesegretario delle Nazioni unite e direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la Droga e il crimine (UNODC).
L’intervento del procuratore nazionale vicario antimafia e antiterrorismo Giovanni Russo verterà sulle “Strategie di contrasto nazionale”.
“Percorsi di recupero nei sistemi regionali”, la relazione della vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti.
In conclusione, l’intervento del presidente del Centro Studi “Rosario Livatino” Mauro Ronco, emerito di diritto penale, “Perché vietare la circolazione e scongiurare l’uso di stupefacenti”.