Marco Marcocci è stato confermato per un secondo mandato quale presidente di Confcooperative Lazio, associazione di categoria alla quale aderiscono 710 cooperative. “Siamo una risorsa economica e sociale importante per la nostra regione – ha commentato Marcocci -. Valorizziamo il lavoro rosa e la managerialità femminile”.
Confcooperative: Marco Marcocci confermato presidente
Confcooperative Lazio sceglie la continuità. Presso il Palazzo della cooperazione di via Torino a Roma i delegati delle 710 cooperative aderenti all’associazione di categoria premiano con un secondo mandato il presidente uscente Marco Marcocci.
Sarà lui dunque a rappresentare fino al 2028 un movimento che a 50 anni dalla sua fondazione oggi dà voce a 106.500 soci e 33.390 lavoratori, che insieme arrivano a generare un fatturato aggregato di 2,1 miliardi di euro.
In quattro anni, nonostante la pandemia e la crisi economica, la forza lavoro è aumentata del 17,8% e il valore aggiunto del 17,7%. In proporzione Confcooperative Lazio ha corso più di tutta la regione messa assieme, vedendo crescere il Pil prodotto del + 5,1% contro il + 3,7% complessivo.
Il commenti del Presidente Marcocci
“Siamo una risorsa economica e sociale importante per la nostra regione – afferma il presidente rieletto Marcocci -. Valorizziamo il lavoro rosa e la managerialità femminile: il 62% dei nostri occupati è donna e il 44% delle cooperative associate è a guida femminile (contro il 21,8% del dato di Roma e provincia delle imprese). Rendiamo inoltre i nostri soci protagonisti, contando che il 67,9% degli addetti è anche socio della cooperativa in cui presta lavoro. Noi non siamo in grado di delocalizzarci. La vicinanza ai territori è testimoniata dalla nostra presenza in oltre il 70% dei comuni del Lazio. Che siamo una risorsa importante per la regione lo ha detto anche il governatore Francesco Rocca, che ha promesso di aprire subito dopo Pasqua un tavolo di confronto sul nodo contratto: se l’aumento degli stipendi dei professionisti impiegati nelle cooperative socioassistenziali è una buona notizia per l’intero settore, occorre che le istituzioni siano vicine a quelle realtà che, causa inflazione e caro mutui, si trovano oggi in difficoltà economiche”.