Sono in forte aumento i crimini informatici in Italia: +40% rispetto allo scorso anno. Negli ultimi 5 anni, la crescita italiana è stata del 300%. Inoltre, solo nella prima metà del 2023, l’Italia ha subito quasi il 10% dei crimini informatici mondiali. Sono i dati del Clusit-Associazione italiana per la sicurezza informatica.
In Italia il 9,6% dei cyber crimini
Nella prima metà del 2023 l’Italia ha subito il 9,6% dei crimini informatici mondiali. Gli attacchi sono aumentati del 40% rispetto al 2022: una percentuale quasi quattro volte superiore a quella globale (11%). Negli ultimi 5 anni, la crescita italiana è stata addirittura del 300%, a fronte del 61,5% a livello mondiale. La stragrande maggioranza è il risultato di errori umani, con una percentuale che va dal 74% al 95%. I dati del Clusit-Associazione italiana per la sicurezza informatica fanno da sfondo al progetto-pilota “Sos! Cyber Security”, ideato e realizzato dalla Fondazione Crt per aiutare il Terzo settore a prevenire gli attacchi sempre più diffusi dei criminali informatici.
Il progetto CLUSIT “Sos! Cyber Security”
Il progetto è stato presentato alle Ogr, dove i primi 300 enti non profit inizieranno la formazione con esperti in cyber sicurezza, cyber avvocati e vertici della polizia postale del Piemonte e Valle D’Aosta impegnati nel Centro operativo sicurezza cibernetica. È la prima volta in Italia che una fondazione di origine bancaria offre gratuitamente al non profit competenze e tecnologie all’avanguardia contro i cyber attacchi.
“La Fondazione Crt intraprende una nuovissima sfida insieme alla polizia postale e in collaborazione con l’ecosistema dell’innovazione del territorio: promuovere la cultura della cybersicurezza nel Terzo settore, per renderlo più consapevole e resiliente contro il rischio di attacchi informatici”. spiega Andrea Varese, segretario generale della Fondazione Crt. “L’impegno essere corale, con una gestione proattiva dei rischi, una maggiore consapevolezza e nuove strategie e risorse a protezione di ogni realtà, da quella aziendale a quella privata”, afferma Manuela De Giorgi, dirigente del Centro operativo sicurezza cibernetica per il Piemonte e Valle d’Aosta.
Fonte: Ansa