Anche la Cina scende in campo chiedendo al governo di Netanyahu di interrompere il prima possibile l’operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza: “La Cina si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale”.
Cina a Israele: “Fermare l’operazione militare a Rafah”
La Cina ha chiesto a Israele di fermare l’operazione militare a Rafah “il più presto possibile”. Lo afferma un portavoce del ministero degli Esteri in un comunicato. “La Cina… si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale”, si legge nella nota. Pechino esorta Israele a “fermare le sue operazioni militari il prima possibile e fare ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti.. .per prevenire un disastro umanitario più grave nella zona di Rafah”.
Il blitz di salvataggio degli ostaggi
Ieri l’esercito israeliano con un blitz delle forze speciali aveva liberato a Rafah, nel sud della Striscia, due ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso. Questi ultimi avevano raccontato di essere stati tenuti “nella casa di una famiglia”, Hamas aveva invece annunciato la morte di altri tre rapiti nei bombardamenti. E aveva detto che nei raid israeliani erano morte almeno cento persone.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che aveva dato il via libera all’azione nei giorni scorsi, ha definito il blitz “una delle operazioni di salvataggio di maggior successo nella storia di Israele”. Per il ministro della Difesa Yoav Gallant, l’operazione ha rappresentato “un punto di svolta nella campagna contro l’organizzazione terroristica di Hamas che è vulnerabile e penetrabile”.
Fonte: Ansa