Cianuro da miniera nel fiume: 200 avvelenati in Costa d’Avorio

In Costa d'Avorio, quasi 200 persone hanno riportato sintomi di avvelenamento dopo aver consumato pesce proveniente da un fiume inquinato da una perdita di cianuro, provocata da una miniera d'oro gestita dal gruppo canadese Endeavour Mining

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Foto di Matthew de Livera su Unsplash

In Costa D’Avorio, in Africa, 185 persone hanno subito avvelenamenti leggeri dopo aver mangiato pesce da un fiume inquinato da cianuro a causa di una perdita dalla miniera di Ity. L’incidente ha causato sintomi come vomito e mal di testa tra i locali. Endeavour Mining, responsabile della miniera, nega pericoli per la popolazione, ma riconosce una perdita dovuta a una valvola difettosa. Le autorità hanno avvisato di non consumare pesce né bere acqua del fiume contaminato.

Costa Avorio: cianuro miniera finisce in fiume, 185 intossicati

Quasi 200 persone sono rimaste “leggermente avvelenate” in Costa d’Avorio dopo aver mangiato pesce proveniente da un fiume inquinato da una perdita di cianuro proveniente da una miniera d’oro, riferiscono le autorità del Paese dell’Africa occidentale. Si tratta della miniera di Ity, nella zona occidentale di Zouan-Hounien, gestita dal gruppo canadese Endeavour Mining che da parte sua ha negato qualsiasi “pericolo” per le popolazioni. Secondo le analisi del Ministero dell’Ambiente ivoriano, a causare l’inquinamento è stata la “rottura di una valvola” di un tubo che trasportava “acqua fangosa di decantazione di cianuro” derivante dallo sfruttamento della miniera. Queste acque hanno raggiunto un fiume adiacente prima di finire nel Cavally – ha spiegato il dicastero -, provocando “vomito e mal di testa” alle popolazioni locali e “una massiccia mortalità di pesci”. Questo fiume, una risorsa importante per gli abitanti della regione, corre lungo la parte occidentale della Costa d’Avorio per diverse centinaia di chilometri.

I sintomi di avvelenamento

“Centottantacinque pazienti sono stati leggermente avvelenati” e hanno riferito “gonfiore e vomito” nel centro sanitario del villaggio di Ouyatouo dove sono stati curati, ha spiegato il prefetto Moussa Dao. In un comunicato stampa Endeavour Mining “respinge categoricamente le accuse di massiccio inquinamento del fiume Cavally e di pericolo per le popolazioni locali”. Il gruppo riconosce però che un incidente relativo a una “valvola difettosa” ha provocato “una perdita di circa 3 metri cubi di fango e acqua di sedimentazione nel canale di deviazione del sito”, di cui “una piccola parte potrebbe essere stata scaricata verso il fiume Cavally”. Endeavour afferma di aver sostituito le valvole difettose e di aver “monitorato e testato” l’acqua del fiume per garantire che non vi fosse “nessuna contaminazione”. Le autorità hanno invitato le persone ad astenersi dal consumare pesce e dal bere acqua di fiume fino a nuovo avviso.

Fonte: Ansa