E’ stato condannato a 21 anni di reclusione Giovanni Murtas, il falegname 59enne di Serramanna riconosciuto colpevole di aver ucciso la moglie, Marisa Pireddu, 51 anni, con 58 coltellate. Il femminicidio era avvenuto il 5 maggio 2020 verso le 18.30 nella loro casa nel Sud Sardegna, al numero 42 di via Turati.
Dopo l’aggressione, l’uomo aveva cercato di togliersi la vita con lo stesso coltello, pugnalandosi al petto, ma era stato soccorso e salvato dai carabinieri e dagli uomini del 118. Piantonato in ospedale fino alla guarigione, era poi stato arrestato per omicidio e tratto in carcere.
La donna uccisa dal marito nei giorni scorsi a #Serramanna ha subito 40 coltellate #femminicidio #violenza #10maggiohttps://t.co/OIVWeUxcVB pic.twitter.com/wkwl2d9tXb
— IteNovas (@IteNovas) May 10, 2020
La dinamica dell’omicidio
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quel 5 maggio di due anni fa i coniugi ebbero una discussione in casa. In camera da letto lui afferrò un coltello e si scagliò contro la moglie colpendola ripetutamente in diverse parti del corpo. Almeno una cinquantina i fendenti che colpirono la donna, non lasciandole scampo.
Poi l’uxoricida tentò di uccidersi, colpendosi con un profondo fendente al torace. A far scattare l’allarme furono i vicini di casa che sentendo le urla avvisarono il 118 e i carabinieri. La coppia ha un figlio, di 29 anni, che al momento del delitto non era in casa.