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Premier armeno: “A Novembre accordo di pace tra Armenia e Azerbaigian”

"L'Armenia raggiungerà un accordo di pace con l'Azerbaigian nei prossimi mesi". Così primo ministro armeno, Nikol Pashinyan

Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, ha annunciato che il suo Paese firmerà un accordo di pace con l’Azerbaigian il mese prossimo, settimane dopo che Baku ha riconquistato la regione del Nagorno-Karabakh – a lungo contesa – dai separatisti filo-armeni. 

Armenia: “Accordo di pace con l’Azerbaigian a novembre”

Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, si è augurato che il suo Paese raggiunga un accordo di pace con l’Azerbaigian “nei prossimi mesi” dopo che Baku ha riconquistato lo scorso 19 settembre la regione del Nagorno-Karabakh – a lungo contesa – dai separatisti filo-armeni. Yerevan e Baku “firmeranno il mese prossimo un accordo sulla pace e sull’instaurazione di relazioni”, ha detto oggi Pashinyan in un discorso al forum economico internazionale nella capitale della Georgia, Tbilisi.

Sofo (FdI): “Ue non chiuda occhi su crisi umanitaria in Armenia”

“L’Unione Europea non può continuare a chiudere gli occhi su ciò che sta accadendo nel Caucaso dove l’azione militare condotta dall’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh nei confronti della popolazione armena ha portato a centinaia di morti, compresi donne e bambini, e a un esodo di oltre centomila profughi cristiani”. L’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR Vincenzo Sofo, componente della commissione libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento Europeo, ha annunciato che nei prossimi giorni si recherà in Armenia per andare a incontrare i profughi armeni cristiani costretti a fuggire dalla regione del Nagorno Karabakh.

“Una crisi umanitaria che avviene nel silenzio generale, senza che l’Ue si sia adoperata né per arrivare a una soluzione pacifica della disputa che garantisse entrambi i popoli, né per attivare corridoi umanitari per gli armeni, lasciando ancora una volta ad altri decidere le sorti di comunità che dovremmo essere noi a tutelare. L’Europa non può lavarsene le mani ed è per questo che ho deciso di recarmi nei prossimi giorni in Armenia per sensibilizzare l’opinione pubblica a occuparsene, affinché l’Europa si faccia protettrice delle comunità cristiane e scongiuri una escalation del conflitto tra Azerbaigian e Armenia che avrebbe grosse conseguenze anche in Medio Oriente e dunque nel nostro continente”, aggiunge Sofo.

Meloni: “Azione internazionale contro escalation nel Caucaso”

“Al Consiglio europeo parleremo, dunque, anche di quanto sta accadendo nel Caucaso, delle tensioni crescenti tra Azerbaigian e Armenia, dell’esodo di decine di migliaia di cittadini di origine armena dal Nagorno-Karabakh, del rischio che si apra un nuovo fronte di destabilizzazione. E anche questo fronte richiama la comunità internazionale e l’Europa, in particolare, ad un’azione più incisiva per evitare un’escalation”. Lo ha detto ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. 

Fonte: Ansa

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