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Appello Coldiretti: “Acquistare fiori per San Valentino per sostenere gli agricoltori”

"Acquistare fiori italiani per San Valentino aiuta a sostenere 200mila posti di lavoro in campagna e un settore cardine del Made in Italy": è questo l'appello che Coldiretti lancia ai consumatori nel giorno dedicato agli innamorati

Acquistare fiori italiani per San Valentino aiuta a sostenere 200mila posti di lavoro nelle 17mila aziende florovivaistiche italiane. Il settore, che fattura 3,1 miliardi di euro l’anno, è infatti stato colpito nell’ultimo anno dalle difficoltà climatiche, tra maltempo e siccità, dai rincari dei costi di produzione e dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri. 

Coldiretti: fiori a San Valentino per salvare 200mila agricoltori

Acquistare fiori italiani per San Valentino aiuta a sostenere 200mila posti di lavoro in campagna e un settore cardine del Made in Italy che vale 3,1 miliardi di euro, ma è oggi colpito dai rincari dei costi di produzione e della concorrenza sleale dei prodotti stranieri. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della Festa degli innamorati che si celebra il 14 febbraio.

San Valentino, ricorda la Coldiretti, è tradizionalmente tra i momenti più importanti del settore florovivaistico nazionale che “occupa” 45mila ettari di territorio coltivati da 17mila aziende. L’espressione di un’agricoltura multifunzionale capace di lavorare per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche.

Le cause della crisi del settore

A pesare sul futuro del settore, sottolinea la Coldiretti, sono le difficoltà climatiche, tra maltempo e siccità e, soprattutto, l’esplosione dei costi di produzione più che raddoppiati a causa dei rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre.

Ma la minaccia viene anche dalla concorrenza sleale dall’estero con le importazioni di piante e fiori che nel 2023 hanno raggiunto quasi 900 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto all’anno precedente. Spesso si tratta di prodotti ottenuti dallo sfruttamento come nel caso delle rose dal Kenya per il lavoro sottopagato e senza diritti e i fiori dalla Colombia dove ad essere penalizzate sul lavoro sono le donne.

Fonte: Ansa

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