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L’Antitrust sanziona TikTok pet 10 milioni di euro 

L'Antitrust ha sanzionato l'azienda proprietaria di TikTok poiché le Linee Guida della piattaforma vengono applicate "senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti"

Dopo i problemi in Usa, TikTok sta passando dei guai anche in Italia. L’Autorità Antitrust ha infatti sanzionato la piattaforma di video sharing cinese (lanciata nel 2016 dall’azienda ByteDance e tra le più scaricate e utilizzate al mondo) per 10 milioni di euro. Il motivo? Secondo l’Autority “risultano inadeguati i controlli della società sui contenuti…in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili”.

L’Antitrust sanziona TikTok pet 10 milioni di euro

L’Autorità Antitrust ha sanzionato TikTok per 10 milioni di euro dopo aver accertato che “risultano inadeguati i controlli della società sui contenuti che circolano sulla piattaforma, in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza di soggetti minori e vulnerabili”.

Come si legge in una nota, inoltre “questi contenuti vengono sistematicamente riproposti agli utenti a seguito della loro profilazione algoritmica, stimolando un uso sempre crescente del social network”. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sottolinea il comunicato, ha irrogato una sanzione di 10 milioni di euro in solido a tre società del gruppo Bytedance Ltd, ovvero l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl.

Le motivazioni dell’Antitrust

L’attività istruttoria, rileva l’autorità, ha consentito di accertare la responsabilità di TikTok nella diffusione di contenuti – come quelli relativi alla challenge “cicatrice francese” – suscettibili di minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se minori e vulnerabili. Inoltre, TikTok non ha assunto misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le Linee Guida di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio “sicuro”. Le Linee Guida vengono infatti applicate senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo.

Infine, i contenuti – pur essendo potenzialmente pericolosi – sono diffusi tramite un “sistema di raccomandazione” basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza, che seleziona costantemente quali video destinare a ciascun consumatore nelle sezioni denominate “Per Te” e “Seguiti”, con l’obiettivo di aumentare le interazioni tra utenti e il tempo speso sulla piattaforma così da accrescere la redditività degli introiti pubblicitari. Ciò causa un indebito condizionamento degli utenti che vengono stimolati ad adoperare sempre di più la piattaforma.

Fonte: Ansa

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