L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla sepsi, che si celebra oggi, pubblica i numeri di questa abnorme risposta infiammatoria dovuta ad un’infezione.
In Italia colpisce almeno 60.000 persone ogni anno. Si tratta di una condizione clinica frequente, spesso di difficile gestione che nei casi più gravi può portare alla morte, soprattutto quando si accompagna a delle situazioni d’insufficienza d’organo o di shock settico.
Allarme sepsi, responsabile di 11 milioni di morti all’anno
Cinquanta milioni di casi ogni anno; 11 milioni di morti, pari a circa un quinto della mortalità globale; quasi 3 milioni di decessi in bambini al di sotto dei 5 anni. Sono i numeri della sepsi ricordati dall‘Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla sepsi, che si celebra il 13 settembre.
La sepsi è una complicanza di un’infezione, soprattutto causata da batteri. Consiste in una risposta infiammatoria eccessiva dell’organismo all’aggressione da parte degli agenti infettivi, che finisce per danneggiare i tessuti e gli organi e, senza una cura tempestiva, può provocare la morte. Secondo gli ultimi dati dell’Oms, le maggiori cause di sepsi nel mondo sono le malattie diarroiche (da 9,2 a 15 milioni di casi all’anno) e le infezioni delle basse vie respiratorie (1,8-2,8 milioni). Di pari passo all’invecchiamento della popolazione, però, crescono i casi di sepsi legati alle malattie non trasmissibili: un terzo dei casi di sepsi e quasi la metà di tutti i decessi, secondo l’Oms, sono correlati a danni causati dalle malattie croniche. Inoltre, il fenomeno, in futuro, potrebbe essere complicato dall’espansione di batteri resistenti agli antibiotici.
“La sepsi è responsabile di un quinto dei decessi mondiali e l’85% si verifica nei Paesi a basso e medio reddito”, ha rimarcato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in un messaggio video. “Tuttavia, sappiamo che questa malattia può essere evitata con le vaccinazioni, una diagnosi tempestiva e l’accesso a trattamenti appropriate ed efficaci”. Nel 2017 l’Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato una risoluzione dedicata alla prevenzione, alla diagnosi e alla gestione clinica della sepsi. “Sono felice che il focus dell’evento di quest’anno evento sia proprio l’implementazione della risoluzione dell’Oms a livello nazionale e globale”, ha concluso Tedros.
Fonte: Ansa